VENOSA- Avrebbero nascosto in alcuni mobili della cucina 53 grammi di cocaina, 89 di hascisc e 5800 euro in contanti: un padre e figlio di Venosa sono stati trasferiti nel carcere di Potenza e di Melfi con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
L’operazione è maturata nel corso di un servizio di controllo del territorio, volto a prevenire e reprimere i reati nello specifico settore, fenomeno che, tra l’altro, inevitabilmente, costituisce motivo di allarme sociale.
In particolare, i carabinieri, al termine di una perquisizione domiciliare presso un appartamento del centro storico di Venosa in uso al padre e figlio, rispettivamente di 72 e 41 anni, hanno trovato, nascosti all’interno di alcuni pensili della cucina, 53 grammi di cocaina e 89 di hascisc oltre che un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento della sostanza, nonché 5.800 euro di denaro contante, presunto provento dell’attività di spaccio.
Entrambi gli arrestati, per i quali vale sempre la presunzione d’innocenza, al termine delle attività di polizia giudiziaria ed alla luce degli elementi raccolti, sono stati associati presso le carceri di Potenza e Melfi. La droga, il denaro ed il restante materiale rinvenuto sono stati sottoposti sotto sequestro.
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