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Piero Bitetti

25 aprile, Bitetti: “La memoria ci rende più forti contro l’odio”

Il candidato sindaco del PD: “La nostra Italia nata dall’incontro tra culture diverse, solo il confronto tiene lontano l’autoritarismo”

“La democrazia vive del nostro impegno quotidiano, della capacità di difendere i diritti, soprattutto quelli dei più deboli.” Così Piero Bitetti, candidato sindaco del centrosinistra, ha ricordato il significato profondo del 25 aprile, in occasione della Festa della Liberazione.

Per Bitetti, si tratta di una data che va ben oltre il valore commemorativo: è la celebrazione della memoria collettiva, del coraggio di un popolo che seppe reagire all’oppressione e riconquistare la libertà grazie al sacrificio dei partigiani. “La libertà non è mai acquisita per sempre”, ha sottolineato, richiamando le parole di Piero Calamandrei: “La libertà è come l’aria, ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare”.

La giornata rappresenta dunque un richiamo costante alla responsabilità individuale e collettiva, alla necessità di difendere la democrazia e contrastare ogni tentativo di limitarla o svilirla. Secondo Bitetti, il 25 aprile invita a guardare agli altri con consapevolezza, riconoscendo nella partecipazione attiva alla vita sociale un elemento fondante dell’identità personale e nazionale.

Il messaggio si allarga alla storia recente dell’Italia, ricostruita nel dopoguerra attraverso il contributo di tutte le forze politiche che si riconobbero nei principi democratici. La rinascita del Paese, afferma, fu resa possibile dall’incontro tra culture diverse: laici e cattolici, comunisti e liberali, socialisti e repubblicani.

Un riferimento, questo, che per Bitetti deve oggi tradursi in una pratica politica orientata al confronto e al dialogo, anche tra posizioni opposte. “È una sfida quotidiana, spesso faticosa, ma fondamentale per evitare il ritorno di un pensiero unico, che è l’anticamera dell’autoritarismo”.

“Non abbiamo nostalgia di quel passato e abbiamo invece il dovere di custodire ogni giorno le conquiste ottenute con fatica, nel nome della libertà e della dignità di tutti”, ha concluso.

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