Adolfo Urso, ministro delle imprese e del Made in Italy, ha assicurato che su Versalis c’è “l’assoluta garanzia per tutti i lavoratori”. Durante un incontro al Marina Convention Center di Palermo, Urso ha dichiarato che, oltre a Brindisi, Priolo, Ragusa e Siracusa, si prevedono sviluppi occupazionali. Sul tema del depuratore di Priolo Gargallo, il ministro ha sottolineato l’importanza della cooperazione tra istituzioni per individuare soluzioni sostenibili per l’area industriale.
Intanto, a Bari, l’assemblea generale della Cgil Puglia ha approvato un ordine del giorno contro la decisione di Eni Versalis di fermare l’impianto di produzione di butadiene a Brindisi, anticipando la chiusura del cracking e introducendo un sistema di fornitura di etilene via nave. “Una scelta che rischia di compromettere il futuro di oltre 2.500 lavoratori e di condannare la chimica di base al declino”, denuncia il sindacato, chiedendo lo stop della chiusura e la prosecuzione del dialogo al tavolo ministeriale.
Critiche arrivano anche dal deputato Claudio Stefanazzi (PD), che definisce la chiusura anticipata “incomprensibile e anticiclica”, accusando Eni di abbandonare un settore strategico per l’industria italiana. “Il governo deve chiarire se questa scelta rientra in una visione di lungo termine o se risponde solo a esigenze finanziarie di breve respiro”, ha affermato Stefanazzi, evidenziando il rischio per 20.000 posti di lavoro tra Puglia, Sicilia, Lombardia, Veneto e Sardegna.
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