“La chiusura del Mercato Tutelato ad aprile del prossimo anno e la cancellazione della clausola di salvaguardia mettono a rischio il futuro occupazionale di lavoratrici e dei lavoratori impiegati da circa 20 anni nei call center dedicati all’assistenza clienti. Come se non bastasse, la situazione è aggravata dall’annuncio della società Covisian, fornitore del servizio nel territorio di Taranto, del possibile avvio di una procedura di licenziamento collettivo già in vista della scadenza naturale del contratto d’appalto del 31 dicembre prossimo, a causa della dichiarata scarsa redditività della commessa”.
Lo afferma l’Usb di Taranto, spiegando di aver “già sollecitato la task force regionale sulle crisi occupazionali, richiesto un incontro urgente al Prefetto di Taranto alla presenza del committente Enel e dei rappresentanti dei Ministeri competenti e preso contatti con tutti i parlamentari eletti nel territorio ionico per richiedere il loro intervento in questa drammatica vertenza”.
L’Unione sindacale di base annuncia “inoltre la realizzazione di uno sciopero con manifestazione per le vie cittadine entro la prossima settimana, per restituire alle lavoratrici e ai lavoratori di Covisian Taranto il protagonismo che meritano di fronte allo spietato tentativo di approfittare della liberalizzazione del mercato per lasciarli a casa e sostituirli con personale precario e a basso costo, portando la protesta fin sotto le finestre dei palazzi istituzionali”.
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