Lecce – Ovviamente raggiante Roberto D’Aversa al termine della gara vinta al cardiopalma con la Fiorentina: “Un successo meritato. Soprattutto nel primo tempo, abbiamo dimostrato di volere la vittoria. Non solo nel possesso palla, ma anche contando le occasioni create. Questa è la dimostrazione che quando l’ambiente è compatto si possono raggiungere obiettivi importanti. Era già accaduto col Milan. Vedo lavorare ogni giorno questi ragazzi e so quanto spingono e quanta fatica fanno durante la settimana, quindi sono contentissimo per loro”.
Il tecnico giallorosso sottolinea poi la lungimiranza della società nel voler lavorare con una rosa di ragazzi giovanissimi, di gran lunga la più giovane della Serie A: “Ricordiamoci che il gol del 3-2 l’ha realizzato un ragazzo del 2004, quindi bisogna saper aspettare chi deve e può crescere. Non guardo la carta d’identità, ci sono giocatori forti e meno forti, Dorgu avrà sicuramente un futuro roseo. Questo dimostra che la politica del club è giusta”.
Parlando dell’errore di Falcone, D’Aversa evidenzia che la scelta è stata dettata dalla richiesta del tecnico: “Non è stato un errore di Wladimiro, ma una mia richiesta. Falcone sta disputando un campionato da convocazione in nazionale, quindi la scelta di giocare palla è giusta; quella mentalità ci ha portato a creare tante occasioni nel primo tempo”.
Infine, un pensiero al rapporto tra squadra e tifoseria: “C’è un legame tra i miei ragazzi e i tifosi, per questo quando perdiamo partite come quella di Genova la nostra rabbia è per loro, che non ci lasciano mai soli e sono sempre tantissimi a sostenerci. Ovviamente, quando non arrivano le vittorie, le certezze vengono minate, poi è difficile raggiungere gli obiettivi attraverso le prestazioni. Se non avessimo battuto la Fiorentina sarebbe stata dura, ma i ragazzi hanno dimostrato di crederci sempre”.
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