Foto di Francesco Miglietta

Una super Virtus tiene testa all’Avellino: 0-0 a Francavilla

Termina 0-0 la sfida della Nuovarredo Arena fra Virtus Francavilla e Avellino, con i padroni di casa che escono dal terreno di gioco con un punto che sta loro addirittura stretto.

Rinuncia al minutaggio mister Villa, che rispetto derby con il Taranto cambia qualcosa in mediana, schierando Risolo accanto a Di Marco e Izzillo. Sul versante destro si rivede Biondi, così come rientra anche Polidori in attacco accanto ad Artistico. Nelle retrovie, al posto dello squalificato Dutu, c’è De Marino. Modulo speculare per l’Avellino di Pazienza, con l’ex Patierno che parte dalla panchina.

Gli ospiti si rendono subito pericolosi con Gori che al 8’ di testa colpisce il palo, sugli sviluppi di un calcio d’angolo.

Al 13’ Biondi sciupa tutto da due passi, con Ghidotti che si esalta sul tentativo a botta sicura del numero 7 biancazzurro.

Ancora Avellino pericoloso al 24’, sempre con Gori che sfrutta un contropiede per mettersi in proprio e calciare con il mancino: Branduani è attento e respinge in calcio d’angolo.

Al 38’ Polidori conquista un calcio di punizione e cerca la botta verso la porta, ancora Ghidotti a rispondere presente sul mancino del 10 imperiale.

È l’ultimo sussulto di un primo tempo divertente ed equilibrato che termina a reti bianche: squadre negli spogliatoi sul parziale di 0-0.

Il copione dell’incontro non cambia ad inizio ripresa nonostante i cambi di Pazienza, clamorosa occasione per il vantaggio virtussino al 56’: Artistico da due passi calcia al lato sciupando un’occasione più che ghiotta.

Il Francavilla guadagna consapevolezza dei propri mezzi e pochi istanti più tardi ci prova con De Marino che calcia con l’esterno sinistro, ma Ghidotti graffia e concede non più di un corner.

L’intensità resta alta sia da una parte che dall’altra, ma le nitide occasioni da gol diminuiscono drasticamente rispetto alla prima frazione.

Da qui alla fine non accade più nulla, la Virtus Francavilla torna a casa con un punticino che fa più morale che classifica, ma anche con la consapevolezza di aver messo una corazzata alle corde.

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