La notizia è dell’8 ottobre, ma è venuta fuori solo nelle ultime ore: 14 grammi di cocaina sono stati trovati addosso a un detenuto al rientro nel carcere di Trani dopo un permesso. A darne notizia è Federico Pilagatti, segretario nazionale del Sappe, sindacato autonomo di Polizia Penitenziaria.
“Domenica scorsa – continua il racconto di Pilagatti -, il magistrato di sorveglianza aveva autorizzato un permesso “premio” per 23 detenuti del carcere di Trani, ai quali era stato permesso di partecipare al Giubileo al santuario “Madonna delle Grazie”. Forse i detenuti contavano sul fatto che nella giornata festiva i controlli fossero meno stringenti, anche a causa della cronica carenza di personale che nelle giornate “rosse” diventa ancora più grave”.
“Invece, nonostante le gravi difficoltà operative rappresentate da sempre dal SAPPE, i pochi poliziotti in servizio con grande professionalità sono riusciti a sventare l’ennesima minaccia che colpisce un carcere abbandonato da tempo dall’amministrazione penitenziaria, e costringe i lavoratori a carichi di lavoro massacranti in violazione di leggi ed accordi sindacali”, aggiunge Pilagatti.
“La tanto bistrattata polizia penitenziaria del carcere di Trani, tra i più affollati in Puglia, continua a fare il suo dovere a tutela della legalità nonostante l’assordante silenzio delle istituzioni, la grave carenza di personale per via dei tanti prepensionamenti e il sovraffollamento di detenuti, di cui tantissimi con grossi problemi psichiatrici, non curati adeguatamente”, sottolinea Federico Pilagatti.
“L’importante operazione del carcere di Trani segue di qualche giorno il ritrovamento di telefoni e droga nelle altre carceri della regione, come Taranto, Foggia, Bari, Lecce. La droga è stata rinvenuta addosso a un solo detenuto, ma non si esclude che una volta dentro sarebbe stata distribuita tra più persone – spiega il segretario nazionale del Sappe -. Purtroppo questo ennesimo episodio di detenuti che escono in permesso e al rientro vengono trovati con della droga, dovrebbe far riflettere sull’effettivo cammino di reinserimento degli stessi, che fingono di comportarsi bene per accedere ai benefici di legge, ma che poi appena hanno l’occasione riprendono con il vizio di infrangere la legge”.
“Ci lascia perplessi e amareggiati il fatto che anche in occasione di un avvenimento come il Giubileo al santuario della Madonna delle Grazie, luogo sacro e molto venerato, i detenuti abbiano più pensato a procurarsi la droga da portare all’interno del carcere, che a pregare per un futuro di speranza e redenzione. Il SAPPE ringrazia i poliziotti del carcere di Trani che con il loro coraggio e sacrificio hanno evitato un ulteriore oltraggio alla legalità e alle istituzioni”, conclude Pilagatti.
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