180 minuti per chiudere con dignità la stagione, due apparizioni per conquistarsi la permanenza nel prossimo campionato di C: sbaglia chi non vede grosse motivazioni negli ultimi due impegni che vedranno protagonisti il Team Altamura. E’ vero, l’obiettivo salvezza è stato raggiunto ormai da diversi giorni e un po’ di rilassamento in questi casi è inconscio e naturale; è vero, il traguardo playoff è a questo punto, dopo il passo falso dello scorso weekend, aritmeticamente irraggiungibile, ma la truppa di Di Donato non deve correre il rischio di rovinare l’immagine un campionato destinato a prescindere a rimanere nella memoria collettiva della tifoseria biancorossa.
Dal 3-1 di Potenza al 2-0 di Trapani, passando per il 3-1 di Messina e per il 2-1 del D’Angelo contro il Picerno: quattro sconfitte consecutive, un passivo troppo pesante per una squadra che fino a qualche settimana fa cullava il sogno post season e oggi si ritrova al quattordicesimo posto, dietro a Sorrento, Cavese e Trapani. Un filotto così negativo in terra murgiana si era visto soltanto a inizio campionato, quando furono proprio quattro i k.o. di fila inanellati da Leonetti e compagni, al primo timido approccio con il professionismo.
Se è pur vero che di conseguenze sull’obiettivo stagionale non ce ne sono, è altrettanto reale il fatto che, tra le fila altamurane, sono in tanti a doversi giocare la conferma in vista della prossima stagione, stagione nella quale si proverà ad alzare l’asticella. E allora, ecco che le partite con Audace Cerignola e Avellino possono assumere un valore inatteso: sulla carta le si credeva proibitive, adesso, con gli irpini che all’ultima giornata potrebbero essere affrontati già da promossi in Serie B e con gli ofantini che sabato arriveranno al D’Angelo praticamente sicuri del loro secondo posto, le cose potrebbero cambiare.
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