La recente riorganizzazione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, decisa dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha declassato l’Ufficio delle Dogane di Taranto dalla prima alla quarta fascia, suscitando forti preoccupazioni sulle ripercussioni economiche e occupazionali per la città.
Taranto, già impegnata in un difficile percorso di diversificazione economica per affrancarsi dalla dipendenza dall’industria siderurgica, si trova ora di fronte a un’ulteriore penalizzazione. L’ufficio doganale locale genera un gettito erariale di oltre 1,2 miliardi di euro l’anno e il suo ridimensionamento potrebbe compromettere l’attività del porto, riducendone la competitività e incidendo negativamente sul tessuto economico locale e sull’occupazione.
Il senatore Mario Turco, vicepresidente del MoVimento 5 Stelle e Coordinatore del Comitato Economia, Lavoro e Impresa, ha annunciato la presentazione di un’interrogazione parlamentare per chiedere al Ministro dell’Economia spiegazioni sulla decisione e valutare un’eventuale revisione del provvedimento. “Non si comprende il motivo per cui Taranto venga ancora una volta penalizzata, privandola di un’infrastruttura strategica per il suo sviluppo”, ha dichiarato Turco.
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