“Con delibera n. 72 del primo marzo, la giunta ha deliberato l’equiparazione della retribuzione del capo di gabinetto a quella dirigenziale. In questo momento storico di crisi economica, in cui le famiglie tarantine hanno problemi ad arrivare a fine mese e l’indotto comunale è in costante sofferenza, dal punto di vista dell’opportunità questo atto è un vero e proprio pugno nello stomaco”. Lo scrivono in una nota Francesco Battista (Lega), Massimiliano Di Cuia (Forza Italia), Giampaolo Vietri e Tiziana Toscano (Fratelli d’Italia) del gruppo di Centrodestra.
”Pertanto, chiediamo al sindaco di ritirare immediatamente la delibera, anche alla luce di possibili profili di illegittimità, che meritano approfondimento, e in ragione del fatto che la direzione Gabinetto Sindaco ha già un suo dirigente. Non possiamo inoltre non constatare che solo oggi il Centrosinistra attacca Melucci per un modus operandi che come centrodestra abbiamo in passato denunciato e che in realtà è in atto da sette anni, anni in cui gli uomini Pd e del centrosinistra, hanno fatto parte dell’affollato staff del sindaco, del comitato dei giochi, dell’Urban Transition Center o ricevuto altri tipi di incarichi”, aggiungono.
“Poniamo una domanda: la reazione del Centrosinistra ionico sarebbe stata la stessa se tale delibera fosse stata approvata qualche mese fa quando amministravano con il sindaco? Assolutamente no. Per questo invitiamo i tarantini a non farsi prendere in giro da queste persone che ora scaricano le responsabilità solo su Melucci. La situazione attuale è figlia anche del loro malgoverno della città”, concludono Battista, Di Cuia, Vietri e Toscano.
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