“Che il sindacato nelle nostre latitudini non fosse più, in certi casi, quello di una volta, tutto orientato in maniera laica e concreta ai bisogni del mondo del lavoro, e fosse più incline ormai a fare politica di schieramento, polemica sterile o, peggio, a ritagliarsi un vuoto protagonismo da parte del dirigente di turno, lo avevamo compreso”. Lo scrive in una nota Rinaldo Melucci, sindaco di Taranto, rispondendo a Pietro Pallini, coordinatore della UIL Taranto, che ha “accusato” il primo cittadino di descrivere una città idilliaca quando la realtà è molto diversa.
“Spiace osservare che questo nuovo approccio, non solo non abbia nessun valore aggiunto per i lavoratori, ma venga portato avanti anche in maniera piuttosto grossolana e scortese, quasi illogica – aggiunge Melucci -. Al coordinatore provinciale UIL Pietro Pallini, al quale non ricordiamo di aver mai negato confronto e coinvolgimento sui temi strategici della comunità, vorremmo per esempio rivolgere alcune questioni, rispetto alla sua recente polemica generalista rivolta all’Amministrazione comunale. Con lo spirito di migliorare, non di alimentare questo clima di contrapposizione a tutti i costi, che fa male solo e soltanto a Taranto”.
“Cosa c’entra un ragionamento di stimolo alla presenza universitaria e di sostegno all’insediamento di un nuovo corso di laurea con le crisi industriali che stiamo attraversando tutti insieme? Non è forse quella una parte delle soluzioni per il futuro, per meglio articolare e rendere più sostenibile il nostro modello economico, come anche il buon sindacato in passato ha richiesto ai soggetti decisori? O ce li siamo inventati noi i tavoli in cui la stessa UIL spingeva per certe soluzioni, magari attraverso l’uso dei fondi europei, come si sta nei fatti realizzando? Forse alla conferenza stampa per l’avvio di Farmacia il coordinatore UIL era un poco distratto da ragionamenti e compagni politici, ma nessuno ha raccontato favole, né si sono sottaciuti i problemi del territorio. Se poi va bene tutto, purché ci si lagni, allora noi preferiamo ricercare quelle soluzioni e lasciamo perdere certe parole scomposte”, evidenzia Melucci.
“D’altronde, fa semplicemente sorridere per l’approssimazione che, per argomenti propri dell’agenda di Regione e Governo, il coordinatore in questione trovi agevole scagliarsi solo contro il sindaco, che non ha, in vero, certe competenze di legge. Ma dopotutto, non ci ricordiamo iniziative significative di Pietro Pallini sui tavoli per l’ex Ilva, né lo abbiamo visto per strada al solleone in questi giorni accanto ai lavoratori di Hiab o di Leonardo, oppure in mezzo agli operatori della sanità. Noi c’eravamo, ci mettiamo sempre la faccia, ci prendiamo le nostre responsabilità e manteniamo le parole date, nei limiti del nostro ruolo e di ciò che la legge ci consente di fare. Se questa città arranca sui numeri dell’occupazione oggi, forse un serio esame di coscienza, dall’ex Ilva al porto, andrebbe eseguito, in senso costruttivo, anche da un certo modo di fare sindacato. Troppo comodo lanciare sempre strali agli Enti locali”, continua il sindaco di Taranto.
“Noi continuiamo a pensare che se a giovani, lavoratori e imprese non si forniscono percorsi nuovi, credibili, fatti di azioni e non solo di protesta, la diaspora non si fermerà, complice un declino demografico che è ormai realtà e va governato. La teoria del tutto va male e non ne usciremo ha stancato, non è utile, a prescindere dai diversi punti di vista sulle possibili soluzioni. Aspettiamo, tanto per dire, la proposta della UIL sul futuro degli esuberi ex Ilva, magari partendo dalla leva dei fondi per la transizione giusta. Progetti formali ad oggi non ne abbiamo ricevuti a firma del coordinatore”.
“Una analoga riflessione si potrebbe compiere sul PNRR, dato che la UIL si rivolge alle uniche due amministrazioni pubbliche, Comune e Provincia, che hanno segnato il record di impegno dei fondi, a favore di scuole, viabilità/mobilità e periferie. Quale messaggio si intende trasmettere al mondo del lavoro e delle imprese, rispetto ad un ecosistema che si vuole attrezzare per i loro tipici bisogni?”.
“In ultimo, solo per amore di cronaca, discutendo di isolamento, sempre al netto dei mancati incentivi regionali e della asimmetria verso il capoluogo regionale o verso l’aeroporto di Foggia, ci piacerebbe che come abbiamo fatto noi, la UIL sostenesse le azioni, anche giudiziarie, nei confronti della galassia di Ferrovie dello Stato o di Aeroporti di Puglia. Altrimenti prendersela col sindaco anche per il caldo fa un poco specie. Insomma, al coordinatore Pietro Pallini, e alla UIL tutta, della quale riconosciamo il valore prezioso in città, rinnoviamo attenzione e amicizia, ma sia egli così gentile da non farsi portare maldestramente fuori strada dalla politica. Il nobile ruolo del sindacato è altra cosa e avremmo bisogno di proposte qualificate, non di polemiche campate in aria”, conclude Melucci.
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