La profonda crisi che incombe sul Servizio Sanitario Nazionale (SSN) ha colpito duramente anche le persone non autosufficienti. “Sono numeri preoccupanti – dichiara Gianluca Giuliano, segretario nazionale della UGL Salute – che coinvolgono sia i pazienti sia le loro famiglie, vittime di un sistema in crisi”. Attualmente, quasi 3 milioni di cittadini over 65 necessitano di cure domiciliari, ma solo 1 milione e 998 mila ricevono assistenza presso la propria abitazione. Si prevede che entro il 2030 saranno 5 milioni gli over 65 bisognosi di assistenza domiciliare.
Nel 2023, gli anziani in difficoltà hanno ricevuto una media di 18 ore totali di affiancamento, ben al di sotto degli standard europei che prevedono 248 ore annuali (20 ore mensili minime). La causa principale è la carenza di personale qualificato, come fisioterapisti, logopedisti, infermieri e medici.
Le famiglie italiane, messe alle strette, si indebitano ricorrendo a servizi privati che spesso non garantiscono cure adeguate. Nonostante i piani per utilizzare i 3 miliardi di euro stanziati dal PNRR, i progressi sono lenti. “Per rilanciare il SSN e garantire assistenza di qualità, è necessario assumere personale qualificato in vari ruoli”, conclude Giuliano.
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