“Oltre 45 ispezioni in poco più di un mese nei cui verbali si legge tra le altre cose: “Le condizioni assistenziali dei pazienti risultano adeguate””. Lo comunicano dalla Fondazione San Raffele in merito alle ispezioni dell’Asl di Brindisi nel centro di riabilitazione in Puglia.
“Fossero le ispezioni la normale modalità di gestione di cliniche e ospedali pugliesi godremmo certamente tutti di una sanità migliore, laddove invece ciò non dovesse essere, così come risulta evidente, e si trattasse invece di stucchevole, mero accanimento nei confronti di un’azienda che ha sempre dimostrato professionalità, eccellenza e serietà, chi risponderà delle conseguenze? Chi se ne assumerà le responsabilità?”, aggiungono.
La Fondazione sostiene che “le notizie che si rincorrono in queste settimane sulla negligenza e la mancanza di professionalità dei lavoratori della scrivente Fondazione hanno alimentato un clima intollerabile all’interno del centro, di mortificazione, di sconforto e destabilizzazione e non sono sicuramente di conforto, anzi, alle famiglie dei pazienti già provate nel profondo dalla malattia dei propri cari”.
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