Con una capacità di eolico galleggiante installata in Italia di 5,5 Gw entro il 2032 da Renantis Blue Energy è possibile produrre idrogeno per “alimentare l’ex-Ilva”. Lo afferma il direttore generale Ksenia Balanda a un convegno de Il Sole 24 sull’idrogeno verde.
Secondo Balanda “senza l’eolico offshore gli obiettivi Ue sull’idrogeno verde, pari a 6 Gw di elettrolizzatori entro l’anno e 40 Gw entro il 2030 sarebbero più lontani e molto più faticosi da raggiungere”. L’idrogeno può essere utilizzato “come fonte di energia in vari settori, tra cui la mobilità, l’industria, il riscaldamento e l’elettricità e può anche essere utilizzato come forma di stoccaggio di energia rinnovabile”.
“Durante i periodi di alta produzione di energia solare o eolica – spiega Balanda – l’energia in eccesso può essere utilizzata per produrre idrogeno verde tramite l’elettrolisi dell’acqua”. Quest’ultimo “può quindi “essere immagazzinato e utilizzato quando l’energia rinnovabile non è disponibile, come per esempio nei periodi invernali o nei periodi di fermo degli impianti, garantendo una fornitura di energia costante e affidabile”.
“La nostra capacità di 5,5 Gw installata in Italia entro il 2030-2032 – conclude la manager – consentirà un risparmio di Co2 pari a 11 milioni di tonnellate l’anno, con una produzione di idrogeno verde di 400 mila tonnellate, sufficiente per far andare milioni di macchine, 30/40mila autobus o per coprire quasi la produzione annuale di un’acciaieria come l’ex-Ilva”.
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