Puglia: Lucio Lonoce componente CdA AQP, è polemica

La Giunta regionale pugliese ha designato Lucio Lonoce come componente del Consiglio di amministrazione di Acquedotto Pugliese Spa, società controllata. Lonoce, già presidente del Consiglio comunale di Taranto nella prima amministrazione, è stato confermato consigliere nell’ultima tornata elettorale nelle file del Pd, risultando essere tra i più suffragati. Lo scorso luglio era in corsa per essere riconfermato presidente del Consiglio comunale, ma poi la scelta ricadde su Piero Bitetti.

La nomina ha generato polemiche. “L’Acquedotto pugliese e il suo Cda servono per dare acqua e fogna ai pugliesi e non per regolare conti politici – ha commentato Fabiano Amati, consigliere regionale PD -. Risulta impropria la nomina di un consigliere comunale di Taranto per risarcirlo della mancata nomina a presidente del Consiglio comunale”.

“Francamente non siamo meravigliati: Emiliano ha trasformato la Puglia in un poltronificio, ogni nomina ha una connotazione politica e serve ad accrescere o mantenere consenso, non certo a portare professionalità di peso all’interno della macchina amministrativa. Un uso così spregiudicato e personale delle poltrone che dovrebbe far riflettere qualcuno della maggioranza”, ha commentato Francesco Ventola, capogruppo regionale di Fratelli d’Italia.

Antonella Laricchia, consigliera M5S, ha dichiarato di aver ripresento la proposta di legge su nomine e designazioni di competenza regionale, perché è “necessario renderle più trasparenti e meritocratiche. Non si può più andare avanti così. Nomine in enti e società importanti per la vita dei pugliesi devono affrancarsi dalla logica politica”.

A difendere Lucio Lonoce ci pensa Michele Mazzarano, consigliere regionale del PD: È giusto che Taranto sia  rappresentata nel Cda della società Acquedotto Pugliese. Quello ionico è il territorio meno presente nelle Agenzie e nelle Società controllate dalla Regione Puglia. Pertanto, la Società non ha bisogno di avvocati d’ufficio”.

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