Ammonta a due milioni e mezzo di euro l’importo complessivo che l’Azienda sanitaria di Potenza ha chiesto in restituzione lo scorso 19 febbraio a tredici strutture sanitarie accreditate per le prestazioni erogate tra il 2015 e il 2021, il tutto in virtù delle rideterminazioni amministrative conseguenti a due sentenze del TAR Basilicata” che annullavano le delibere regionali sui tetti di spesa.
Un tema che ha ovviamente coinvolto la politica locale. Si è infatti tenuta una riunione tra i capigruppo in consiglio regionale con i rappresentanti della sanità convenzionata, insorti dopo la richiesta pervenutagli dall’Asp.
“Accolgo con ottimismo l’esito del tavolo di discussione, che ha visto un dialogo costruttivo tra le parti. L’obiettivo condiviso è quello di garantire certezze per gli operatori della sanità convenzionata, assicurando al contempo la sostenibilità del sistema sanitario regionale”, ha dichiarato a margine dell’incontro il presidente della quarta commissione regionale, sulla salute, Nicola Massimo Morea.
Una discussione già caldeggiata nella seduta consiliare del 16 febbraio dal presidente dell’assise Marcello Pittella.
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