Ciro Polito, direttore sportivo del Bari, parla in conferenza stampa alla vigilia della sfida alla Sampdoria. Questo uno stralcio delle sue dichiarazioni:
PARTITA FONDAMENTALE. È una partita particolare, secondo me bisogna tutti insieme trovare le forze. La classifica non è felicissima, c’è un pizzico di sana paura che serve per alzare l’attenzione ma non la negatività. Mi sento come un genitore, il Bari è figlio di questa città e siccome questo è un Bari che non è nato fortunato non è da abbandonare. Questo è il momento di aumentare le forze per salvaguardare la categoria che è patrimonio della città. Poi alla fine sarà tempo di processi. Chiedo di unirci di più, quando si vince il lavoro è più semplice, quest’anno non dormo la notte per trovare soluzioni.
PERICOLO. Siamo a mezz’aria, se perdi c’è il pericolo e lo dobbiamo sentire tutti. Si fa di tutto per cercare di invertire il trend. L’impegno non manca anche se i risultati non sono buoni. Domani bisogna fare una partita per portare a casa il risultato. La gente ha bisogno di questo
BARI FORTE. Per me questo è un Bari forte. In Serie B le squadre si formano prima all’interno. In questo Bari non mancano i giocatori, Puscas lo prenderei altre 100 volte. I giocatori ci sono, la squadra ha un valore importante
RIPARTIRE È DURA. Quando si vince è più semplice, ripartire è dura. Oggi i risultati dicono che ci sono altri problemi, non perché non sono legati. Non ci sono gruppi e gruppetti. Alla fine il risultato è quello che ti meriti
PIANO CARATTERIALE. Io li vedo lavorare tutti i giorni, lottano, corrono, sono organizzati ma oggi il furore lo devi dimostrare. Negli ultimi minuti non riusciamo a recuperare le partite. Se c’è un pizzico di paura quella ti deve fare aumentare l’attenzione. Chi si accontenta non fa parte del mio essere
FUTURO. Tutti i giorni sono in discussione, se vogliamo mettere sul bilancio quello che ho fatto in tre anni ho fatto più cose positive che negative. Società è sana e pulita con giocatori giovani di proprietà. Sul mio operato lascio all’opinione pubblica. Per quanto riguarda il piano triennale ci sono tanti giocatori col contratto, da lì si costruirà insieme a Iachini a meno che non succeda un’apocalisse
MESSAGGIO ALLA CITTÀ. Ho poco da dire, bisogna fare i fatti. Nel calcio parlano i risultati. Oggi sei in mezzo alla classifica, mi sento di dire che ci ho sempre messo la faccia e non mi tirerò mai indietro. Devo fare il dirigente con quello che ho a disposizione. Devo tirare fuori il massimo
CAMBIO ALLENATORI. Siamo arrivati al punto di decidere di cambiare per tanti fattori. Marino ha dato un’idea di gioco per invertire il trend. Nell’ultimo periodo era calata l’intensità. Siamo andati su un top che ha una squadra che può fare diversi moduli. Lui deve scegliere
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