Omicidio Lasala, chiesti 24 anni: Dibenedetto e Abid rispondono dell’accusa di omicidio volontario aggravato

Ventiquattro anni di reclusione a testa sono stati chiesti nei confronti dei due imputati dell’omicidio di Claudio Lasala, il 24enne di Barletta ucciso con una coltellata all’addome la notte fra il 29 ed il 30 ottobre 2021 dopo una lite in un locale. Alla sbarra ci sono Michele Dibenedetto, 21 anni, e Ilyas Abid, 19 anni, che dovranno difendersi dall’accusa di omicidio volontario, aggravato dai futili motivi. La requisitoria del pubblico ministero, Roberta Moramarco, si è svolta nei giorni scorsi. Nel corso del processo, Dibenedetto ha negato il suo coinvolgimento nell’omicidio. Il giovane ha ammesso di aver litigato con la vittima, ma al contempo non si sarebbe reso conto dell’aggressione con arma da taglio ai suoi danni. Nello specifico, non avrebbe visto il coimputato Abid prendere il coltello. Quest’ultimo, invece, si è rifiutato di sottoporsi ad interrogatorio. La sentenza verrà pronunciata il prossimo 12 gennaio.

A sferrare la coltellata mortale sarebbe stato Ilyas Abid. Secondo quanto ricostruito finora la lite tra i due imputati e la vittima sarebbe nata all’interno di un bar per un “diverbio pretestuoso – si legge negli atti – insorto tra Dibenedetto e Lasala, legato alla pretesa del primo di farsi offrire da bere dal secondo”. Lasala e Dibenedetto sarebbero venuti alle mani e come raccontato da alcuni testimoni si sarebbero colpiti a vicenda “ripetutamente con pugni, schiaffi e calci”. Il litigio sarebbe poi proseguito nella piazzetta antistante il locale dove Lasala sarebbe stato raggiunto da Dibenedetto e da Abid. Quest’ultimo, prima di uscire dal bar, avrebbe preso dal bancone un coltello portandolo con sé all’esterno del locale, “incitato” dall’amico, e lì, mentre il violento litigio tra i due proseguiva, avrebbe colpito il 24enne all’addome. “Non mi sono fatto nulla, sto bene”, le ultime parole pronunciate da Lasala all’amico accorso per soccorrerlo. Purtroppo il 24enne è morto nell’ospedale di Barletta poco dopo.

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