Nuoto, mondiali Doha: Acerenza d’argento nella staffetta di fondo

Dopo il bronzo nella 5km di fondo, il lucano Domenico Acerenza ha conquistato l’argento nella 4X1500 ai mondiali di nuoto in corso di svolgimento a Doha. La staffetta, composta anche da Giulia Gabbrielleschi, Arianna Bridi e Gregorio Paltrinieri ha ceduto solo nei centimetri finali all’Australia, che si è preso il gradino più alto del podio. Su quello più basso, staccata di oltre 38 secondi, l’Ungheria.

Nella prima metà della gara, le squadre che hanno optato per schierare i loro due nuotatori maschili all’inizio, ovvero Turchia, Cina e Corea del Sud, si posizionano al comando. Nella terza frazione, gli atleti maschili delle nazioni favorite sono entrate in acqua: tra cui Gregorio Paltrinieri per l’Italia, Nicholas Sloman per l’Australia, Oliver Klemet per la Germania, Marc-Antoine Olivier per la Francia e David Betlehem per l’Ungheria. Greg ha  immediatamente il comando, superando Sloman e Klemet, dopo di che ha passato il testimone ad Acerenza, Nell’ultima frazione, il lucano e l’australiano Kyle Lee hanno guidato con un notevole distacco rispetto agli altri nuotatori nel gruppo.

Acerenza ha mantenuto la leadership anche nell’ultima virata, ma Kyle Lee si è avvicina cercando il sorpasso. Nell’imbuto finale, l’azione è diventata frenetica tanto che italiani e australiani toccano praticamente insieme. È stato necessario il fotofinish per determinare le posizioni finali. L’Italia non è riuscita a difendere il titolo conquistato a Fukuoka per appena 20 centesimi, ottenendo così la medaglia d’argento, mentre l’Ungheria si aggiudica il bronzo.

“Ce l’ho messa tutta, i miei compagni sono stati bravissimi. Sarebbe stato bello ripetersi, ci riproveremo”, ha commentato lo stesso Domenico Acerenza ai microfoni di Rai Sport, poi consolato dallo stesso Paltrinieri: “E’ stata una grande staffetta. Prendere una medaglia non è mai facile e noi ci stiamo ripetendo anno dopo anno. Vorremo sempre che fosse d’oro, ma lo sport non è così”.

Sulla stessa lunghezza d’onda Stefano Rubaudo, responsabile tecnico. “Gli australiani sono in grandi condizioni, Mimmo (Acerenza, ndr) sulla carta era più forte, ma gli è costato tantissimo quell’errore iniziale in cui stava andando verso la seconda boa. La differenza l’ha fatta lo sprint dell’australiano, con due decimi di distacco c’è poco da rimpiangere, a volte vinci e a volte perdi. Ci farà inventare qualcosa di nuovo per vincere la prossima volta”.

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