Roma – L’ex Ilva è alle prese con un vero allarme cassa. Il miliardo che il governo Draghi ha stanziato, è fermo in attesa del via libera del nuovo governo ed i costi dell’energia nel frattempo salgono. L’incontro fissato al Mimit (ex Mise) nasce dopo le proteste sulla decisione dell’azienda di sospendere i contratti di fornitura con 145 imprese dell’indotto che danno lavoro a 2000 persone. Una sospensione temporanea, dovuta a manutenzione straordinaria si era detto per poi tornare alla normalità entro gennaio. Lo stesso titolare del dicastero, Adolfo Urso si è detto contrariato alla decisione a sorpresa, dell’azienda, chiedendo di tornare sui propri passi. Per i sindacati la via d’uscita è una sola: Lo stato deve diventare socio di maggioranza
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