Rapina in tabaccheria, due arresti: “Incastrati dal Dna”

CEGLIE MESSAPICA – Sono stati incastrati dal dna analizzato su dei mozziconi i due presunti rapinatori di sigarette e gratta e vinci arrestati questa mattina dai carabinieri in esecuzione di un’ordinanza emessa dal gip del tribunale di Brindisi su richiesta della locale procura. I due sono indagati, oltre  che per il reato di rapina aggravata, anche per porto abusivo di arma. Ad essere presa di mira, una rivendita di tabacchi di Ceglie Messapica.

Rapina in tabaccheria, le indagini

Quel giorno, due malfattori si erano impossessati delle banconote presenti nel registratore di cassa della rivendita oltre che si numerosi pacchetti di sigarette e di biglietti “gratta e vinci”. In particolare, uno dei banditi, puntando l’arma contro il titolare della tabaccheria, si era impossessato del denaro presente in cassa, circa 1.700 euro, mentre l’altro aveva prelevato dagli espositori 60 pacchetti di sigarette e 465 tagliandi. I due erano fuggiti insieme a bordo di una autovettura condotta da un terzo complice. Le indagini dei militari della compagnia di San vito dei Normanni si sono sviluppate attraverso un’analisi di tipo tecnico delle immagini acquisite dai sistemi di video sorveglianza della tabaccheria e delle zone limitrofe e tramite un’analisi di tipo scientifico con la comparazione del Dna presente in alcuni monconi di sigaretta rinvenuti sulla scena del crimine.

Dopo le formalità di rito, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, un indagato è presso la casa circondariale di Brindisi, mentre il secondo resterà recluso nel carcere in cui si trova già detenuto per altra causa.

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