Il sindaco di Matera, Domenico Bennardi, fa chiarezza sulla mancata apertura della farmacia comunale al borgo La Martella, di cui si è discusso anche ieri in consiglio comunale. «E’ un’iniziativa in cui crediamo -spiega Bennardi- tanto che in questi anni abbiamo tentato di percorrere tutte le strade possibili per salvare il finanziamento del ministero delle Infrastrutture. Prima si è tentato di costruire il locale ex novo utilizzando un terreno di proprietà comunale, ma abbiamo dovuto rinunciare perché il lotto era lontano e sperduto rispetto al borgo. Parallelamente si è provato a riacquisire la disponibilità di un altro locale comunale, dove risiede una famiglia che non abbiamo voluto sfrattare. Quindi, il 15 ottobre 2021 l’Amministrazione comunale ha pubblicato un Avviso, per cercare di acquistare un locale idoneo; ha risposto un solo soggetto, ma per insuperabili impedimenti tecnici l’operazione non è andata in porto. Infine, la soluzione ideale in cui avevamo riposto tutte le nostre aspettative: un locale comunale nella piazza del borgo, che ha tutte le caratteristiche ideali per la farmacia. Questa volta, però, ci siamo dovuti scontrare con il secco parere contrario del ministero, perché in base al progetto complessivo di rigenerazione urbana nel cui alveo ci stavamo muovendo, non si poteva realizzare lì una farmacia, classificata come attività commerciale per la vendita di prodotti sanitari, ovvero un pubblico servizio erogato da soggetto privato; dunque, essendo i farmacisti meri “concessionari di pubblico servizio”, si sarebbe configurato un aiuto di Stato ad attività privata. Con il mio ufficio di Gabinetto abbiamo studiato tutta la giurisprudenza in materia, tentando di far passare il presidio nell’accezione più vasta di “Centro socio-sanitario polifunzionale al servizio della comunità, nonché come punto di raccordo tra ospedale e territorio; una sorta di front office del Servizio sanitario nazionale nell’ambito di un progetto di valorizzazione urbana. Il ministero è stato categorico -rimarca Bennardi- ci dovevamo attenere ai vincoli del progetto di rigenerazione per quell’area urbana. Noi restiamo convinti che la farmacia sia un presidio importante e necessario per borgo La Martella, ma si deve rivedere completamente l’iter amministrativo, nato su presupposti evidentemente non appropriati, immaginando una sinergia con il privato e tenendo presente che finora nessuno ha manifestato interesse a investire in tal senso. Quindi, chi dice che un’altra Amministrazione comunale di centrodestra aprirebbe agevolmente la farmacia a La Martella utilizzando quel canale di finanziamento, afferma il falso illudendo i cittadini».
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