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Il pestaggio a Matera

Matera, aggressione in centro, video shock: la Polizia arresta due persone

MATERA – Un video amatoriale racconta quanto avvenuto nel centro di Matera: dopo il pestaggio di un uomo in pieno centro, la Polizia di Stato interviene e arresta due giovani albanesi. Uno è risultato essere evaso dal carcere, l’altro deteneva armi clandestine.
Qui sotto il video che ha consentito agli inquirenti di risalire all’identità dei presunti aggressori.

 

La Polizia di Stato della città lucana ha arrestato due uomini albanesi. Il primo, 30enne domiciliato a Matera, per detenzione illegale di armi clandestine; il secondo, di 27 anni, è risultato evaso dal carcere di Modena. Entrambi sono stati arrestati per lesioni personali in concorso, dopo essersi resi protagonisti di un pestaggio in pieno giorno nel centro cittadino. Le indagini della Squadra Mobile sono partite dopo una violenta aggressione ai danni di un uomo ad opera di due giovani, documentata, tra l’altro, da alcuni video amatoriali divenuti ben presto virali.
Nel video si nota uno dei due presunti aggressori colpire la vittima mentre impugna una pistola. Partendo proprio dall’analisi del video, gli investigatori della Squadra Mobile sono riusciti a risalire all’identità degli aggressori.
È seguita una perquisizione domiciliare, che ha consentito agli agenti di rinvenire e sequestrare, a carico dell’indagato 30enne, due pistole e sei proiettili.
Le due armi – di marca Zoraki 914, con numero di matricola parzialmente abraso – e i sei proiettili, calibro 9, si trovavano nel giardino di pertinenza dell’abitazione, contenuti all’interno di un borsello da donna nascosto sotto alcuni sacchi della spazzatura. È stato altresì rinvenuto del materiale solitamente utilizzato per il confezionamento di stupefacenti, consistente in bilancini di precisione, nastro isolante, forbici e cellophane.
Nei locali lavanderia e bagno, inoltre, sono stati rinvenuti gli indumenti indossati dai due indagati durante l’aggressione.
Dopo la disamina tecnica delle armi, si è appurato che le stesse, originariamente a salve, avevano subito delle modifiche alle canne, rendendole di fatto comuni armi da sparo, idonee al munizionamento calibro 9, altamente offensive e pertanto assai pericolose.
All’esito delle evidenze investigative e dopo aver informato l’Autorità giudiziaria, il 30enne è stato condotto in carcere.
Il secondo soggetto protagonista dell’aggressione, dopo essere stato individuato e raggiunto dai poliziotti della Squadra Mobile, ha fornito generalità false. Dai controlli successivamente effettuati nelle banche dati delle forze dell’ordine, è emersa la sua vera identità di cittadino albanese, che il 2 maggio scorso è evaso dal carcere di Modena. Ne era uscito per beneficiare di alcuni permessi di lavoro, ma non vi aveva più fatto ritorno, divenendo irreperibile sul territorio italiano.
Pertanto, anch’egli è stato condotto in carcere, dovendo scontare la pena di un anno e 8 mesi per rapina e furti. È stato inoltre denunciato sia per lesioni personali in concorso sia per falsa attestazione o dichiarazione a pubblico ufficiale sulla propria identità personale.

Qui sotto il materiale sequestrato

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