ROMA – Quarantadue anni dopo l’Associazione di amicizia parlamentare tra insigniti al merito della Repubblica italiana ha voluto ricordare il vile agguato avvenuto a Palermo nel settembre del 1982 in cui persero la vita il Generale Prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa, sua moglie Emanuela Setti Carraro e l’agente della scorta Domenico Russo.
Evidenziare il coraggio e l’integrità dimostrati dal Generale Dalla Chiesa è stato l’obiettivo dell’APAMRI, rappresentata dal dott. Michele Grillo della Presidenza del Consiglio dei Ministri – segretario generale dell’associazione – con il presidente Nazionale Cav. Uff. Riccardo Di Matteo e il delegato a Palermo, il Cav. Dott. Pietro Macaluso.
“Ricordiamo un uomo che ha incarnato il coraggio e l’integrità – si legge in una nota dell’APAMRI – . La sua lotta contro le brigate rosse e la mafia è stata un esempio di dedizione alla giustizia. Il Generale dalla Chiesa è un simbolo di legalità, di rispetto della legge, di resistenza nei confronti della violenza, della sopraffazione operate dalla criminalità organizzata, qualunque veste essa abbia, un esempio deve continuare a guidarci nella difesa dei valori su cui si fonda una società giusta. La battaglia per la legalità è un valore fondante così come l’impegno per un futuro libero dall’oppressione della criminalità”.
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