Il prossimo 1 marzo 2024, a partire dalle ore 15.00 presso la Sala 4 della Città del Cinema in Piazzale Anna De Lauro Matera (FG), il Learning Sciences institute (LSi) dell’Università di Foggia si appresta a ospitare un seminario di approfondimento di rilevanza nazionale all’interno del Corso di Formazione per le attività di sostegno. L’evento, dal titolo “Paradigmi, strumenti e strategie della pedagogia di genere”, sarà un’opportunità di riflessione e aggiornamento per i docenti in formazione.
Il seminario, organizzato sotto la guida della prof.ssa Giusi Antonia Toto, figura di spicco nel panorama accademico e delegata del rettore alla Formazione Insegnanti e Formazione Continua nonché neo-delegata all’Orientamento, si prefigge di offrire spunti e strumenti concreti per affrontare le sfide legate alla pedagogia di genere nell’ambito dell’istruzione inclusiva.
Un momento di particolare rilievo sarà la partecipazione di Alessia Dulbecco, rinomata pedagogista, counsellor e formatrice specializzata in Diversity, Equality e Inclusion, la cui esperienza arricchirà il dibattito e fornirà chiavi di lettura preziose per la promozione di contesti educativi rispettosi della diversità.
Il Magnifico Rettore dell’Università di Foggia, il prof. Lorenzo Lo Muzio, ha espresso il suo sostegno e apprezzamento per iniziative come questa: “La pedagogia di genere rappresenta un ambito cruciale di ricerca e riflessione nel panorama accademico contemporaneo. La sua importanza risiede nella necessità di comprendere e affrontare le complesse dinamiche che caratterizzano i processi educativi alla luce delle diversità di genere e delle sfide legate all’equità e all’inclusione. Il seminario in oggetto offrirà un’opportunità preziosa per approfondire le teorie, gli strumenti e le strategie che guidano l’approccio pedagogico di genere. Attraverso un dialogo interdisciplinare e inclusivo, intendiamo promuovere una riflessione critica e costruttiva sulle pratiche educative, con l’obiettivo di favorire contesti più equi, rispettosi e inclusivi. La presenza e il contributo di Alessia Dulbecco, esperta autorevole nel campo della pedagogia di genere, arricchiranno ulteriormente il dibattito e ci forniranno preziose prospettive per affrontare le sfide presenti e future nel campo dell’educazione.
Desidero ringraziare tutti i partecipanti per il loro impegno e la loro partecipazione attiva a questa importante iniziativa accademica. Sono convinto che il dialogo e lo scambio di idee che caratterizzeranno questo seminario porteranno a risultati significativi e innovativi nel campo della pedagogia di genere”.
La prof.ssa Giusi Antonia Toto ha sottolineato l’importanza di promuovere una formazione docente sensibile alle dinamiche di genere e inclusiva, in linea con i principi di equità e rispetto della diversità: “In qualità di docente e sostenitrice dei principi di equità e rispetto della diversità, desidero sottolineare l’importanza cruciale di promuovere una formazione docente sensibile alle dinamiche di genere e inclusiva. La creazione di ambienti educativi che rispettino e valorizzino la diversità di genere è fondamentale per il nostro impegno verso una società più equa e inclusiva. La formazione docente dovrebbe essere progettata in modo da fornire agli insegnanti gli strumenti necessari per comprendere le complesse sfaccettature delle questioni di genere e per creare ambienti di apprendimento sicuri e accoglienti per tutti gli studenti, indipendentemente dal loro genere, identità di genere o orientamento sessuale. Inoltre, è essenziale che la formazione docente includa l’analisi critica delle rappresentazioni di genere presenti nei materiali didattici, nei curricoli e nelle pratiche educative, al fine di promuovere una cultura scolastica che sfidi gli stereotipi di genere e favorisca l’empowerment di tutti gli studenti. Sono fermamente convinta che investire nella formazione docente sensibile alle dinamiche di genere e inclusiva sia un passo fondamentale verso la costruzione di una società più giusta e rispettosa della diversità. È nostro dovere, come educatori, impegnarci attivamente per creare spazi educativi che riflettano e celebrino la ricchezza della diversità umana”.
Il prof. Luigi Traetta, direttore del corso di formazione per le attività di sostegno, ha evidenziato l’opportunità offerta ai partecipanti di arricchire il proprio bagaglio professionale con strumenti innovativi e consapevolezza critica: “Come direttore del corso di formazione per le attività di sostegno, desidero sottolineare l’importanza e l’opportunità che questo programma offre ai partecipanti. Il nostro obiettivo è fornire non solo conoscenze pratiche, ma anche strumenti innovativi e una consapevolezza critica che arricchiranno significativamente il bagaglio professionale di ciascun individuo coinvolto. Riteniamo che sia fondamentale non solo acquisire competenze specifiche nel campo delle attività di sostegno, ma anche essere in grado di analizzare criticamente le sfide e le opportunità che si presentano nel nostro contesto professionale in continua evoluzione.
Il corso mira a promuovere un approccio integrato e dinamico alla formazione, incoraggiando i partecipanti a sviluppare capacità di problem-solving, pensiero critico e creatività. Vogliamo che i nostri studenti diventino non solo operatori competenti, ma anche leader capaci di guidare il cambiamento e l’innovazione nelle loro rispettive aree di lavoro. Siamo entusiasti di accompagnare i partecipanti in questo viaggio di apprendimento e crescita professionale, e siamo fiduciosi che il corso offrirà loro un solido fondamento su cui costruire una carriera di successo nel campo delle attività di sostegno”.
Il prof. Giorgio Mori, delegato alla didattica, ha sottolineato l’importanza di integrare i principi della pedagogia di genere nelle pratiche educative per favorire un apprendimento inclusivo e rispettoso delle differenze: “Desidero sottolineare l’importanza cruciale di integrare i principi della pedagogia di genere nelle pratiche educative. Questo approccio non solo favorisce un apprendimento inclusivo, ma anche rispettoso delle differenze individuali. La pedagogia di genere ci offre gli strumenti per creare ambienti educativi che tengano conto delle diverse prospettive, esperienze e identità di genere presenti nella nostra comunità. È fondamentale che i nostri sforzi educativi riflettano e rispettino la diversità umana in tutte le sue forme. Attraverso l’integrazione di tali principi, possiamo costruire un ambiente scolastico che promuova l’equità, l’empatia e il pieno sviluppo del potenziale di ogni individuo”.
La prof.ssa Annamaria Petito, delegata alle Politiche di Genere e di Inclusione, ha ribadito l’impegno dell’Università di Foggia nel promuovere una cultura dell’equità e della diversità attraverso iniziative concrete come il presente seminario: “È con grande determinazione che ribadisco l’impegno dell’Università di Foggia nella promozione di una cultura dell’equità e della diversità. In qualità di delegata alle Politiche di Genere e di Inclusione, mi impegno a garantire che la nostra istituzione sia un luogo accogliente e inclusivo per tutti. Il presente seminario rappresenta una delle molteplici iniziative concrete messe in atto per favorire la consapevolezza e il dibattito su questi temi cruciali. Siamo fermamente convinti che solo attraverso la comprensione e il rispetto delle diversità possiamo costruire una comunità universitaria più forte e solidale. Invito quindi tutti i membri della nostra università a partecipare attivamente a questo percorso di crescita e cambiamento. Insieme possiamo fare la differenza e contribuire a un futuro più equo e inclusivo per tutti”.
Il seminario del 1 marzo rappresenta dunque un’occasione imperdibile per approfondire tematiche di grande attualità e importanza nel panorama dell’istruzione e della formazione professionale.
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