Michele Tagariello con la maglia della squadra del cuore

La generosità di Michele: un eroe di 27 anni salva cinque vite

A soli 27 anni, Michele Tagariello è stato stroncato da un malore lasciando un segno indelebile nella sua comunità. Il giovane di Cassano delle Murge (Bari) aveva deciso di donare i suoi organi al momento del rinnovo della carta d’identità, un gesto di grande generosità che ora offre una nuova speranza a cinque pazienti, incluso un bambino di nove anni a cui ha salvato la vita con il suo fegato.

Conosciuto come “Bolletta”, Michele lavorava in un’azienda di distributori automatici. Appassionato di calcio e futsal, sosteneva il Bari, ma soprattutto il Cassano, la sua squadra del cuore. Con quei “colori stampati sulla pelle” era un volto noto sugli spalti, sempre tra i più calorosi sostenitori. “Ci mancherai Bollè, continueremo a portare avanti questo sogno per te. Gireremo lo stivale con il tuo sorriso, dacci la forza di non abbatterci mai”, hanno promesso gli ultras del Cassano.

L’improvviso malore che ha colpito Michele ha lasciato nello sconforto i genitori Giuseppe e Angela, il fratello Leonardo, la compagna Debora, oltre ai parenti e ai tanti amici. L’intera comunità è sconvolta. Davide Del Re, sindaco di Cassano Murge, ha proclamato il lutto cittadino per oggi, mercoledì 29 maggio, in occasione dei funerali. “Era un bravo giovane. Ho proclamato il lutto anche se non c’è stato un incidente, perché si tratta della morte improvvisa di un ragazzo di soli 27 anni”, ha detto il primo cittadino.

Commovente anche il commento dell’ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti, dove è avvenuto l’espianto. “L’estrema generosità di Michele, che ha scelto di donare i suoi organi, e la bontà d’animo dei suoi familiari hanno permesso di aiutare cinque persone sparse per l’Italia, fra cui un bambino di nove anni. Grazie alla scelta del ragazzo di Cassano, sono stati donati fegato, reni, cuore e cornee. L’ospedale si unisce al cordoglio per la famiglia e rimarca come un gesto solidale di questa portata possa essere determinante per la vita del prossimo”.

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