Gioco Pubblico: Un solo mercato, un solo riordino

Roma – Da oltre un decennio il mercato dei giochi in denaro soffre di interventi frammentari e parziali. Un approccio pilitico che ha avuto impatti negativi sia sugli obiettivi di interesse pubblico come legalità ed erario ma anche su imprese e lavoratori di settore oltre che sul piano del contrasto al disturbo da gioco d’azzardo. E’ questa la denuncia che arriva dalle associazioni di categoria, Acadi, Sapar, Astro, Egp- Fipe, Logico e Acmi. Unite e compatte per denunciare i rischi che corre il settore se il Governo non adotta politiche regolatorie economiche uniformi dell’intero settore. Il comparto ha infatti, bisogno contestualmente di un riordino del gioco fisico, non solo di quello online.
Per tutti infatti è essenziale che la discussione si sviluppi anche attraverso una nuova Intesa Stato, Regioni, Autonomie locali visto l’imminente inizio della discussione sull’attuazione dell’art. 15 della legge delega. Le imprese del comparto danno lavoro a circa 150 mila lavoratori e garantiscono un gettito di circa 11 milioni di euro oltre a costituire un presidio di legalita’. Tra i punti cruciali il riconoscimento del ruolo delle piccole e medie imprese di gestione e la tutela della raccolta negli esercizi generalisti

 

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