TARANTO – “Tre anni di rallentamenti, risorse dirottate altrove, nessuna visione per il futuro di Taranto”. È durissimo l’attacco di Annagrazia Angolano (Movimento 5 Stelle) sulla gestione dei Giochi del Mediterraneo 2026, che punta il dito contro il Governo Meloni, il commissario Ferrarese e l’ex sindaco Melucci. Secondo la pentastellata, il progetto avviato dal Governo Conte II con l’obiettivo di lasciare un’eredità infrastrutturale e sociale alla città ionica è stato completamente snaturato.
“A Taranto non resta nulla, se non il conto da pagare”
“Uscimmo dalla maggioranza cittadina proprio per l’inconsistenza dell’azione politica di Melucci – ricorda -. I fondi stanziati all’epoca prevedevano non solo impianti sportivi, ma una visione d’insieme che includeva il villaggio olimpico, studentati, riqualificazione urbana e potenziamento dei trasporti. Dove sono oggi queste opere? A Taranto non resta nulla, se non il conto da pagare”.
”Navi da crociera per atleti, danno per hotel e ristoranti”
Angolano denuncia inoltre l’uso improprio dei 65 milioni stanziati di recente per l’organizzazione dei Giochi: “Una buona parte sarà impiegata per il noleggio di due navi da crociera destinate ad accogliere i 5.000 atleti. Una scelta che esclude hotel, ristoranti e imprese locali, privando il territorio di ogni ricaduta economica”.
”Il problema non è il budget, ma come viene speso”
Angolano ribadisce che già nel 2020 la delibera CIPE aveva previsto 250 milioni per gli impianti (oggi 300) e 50 milioni per l’organizzazione (oggi 65): “Era chiaro fin dall’inizio che si trattava di cifre di partenza, come avviene per tutte le grandi manifestazioni. Il problema non è il budget, ma come viene speso. Qui – denuncia – si bruciano risorse pubbliche senza lasciare nulla in eredità”.
Altro tema centrale sollevato da Angolano è l’assenza di coinvolgimento del tessuto sociale, imprenditoriale e associativo locale: “Si è scelto di ignorare le competenze e le energie del territorio, rinunciando a costruire un percorso condiviso”.
”I cittadini devono saper valutare con lucidità”
Infine, il monito sul richiamo ufficiale ricevuto dal commissario Ferrarese e dal ministro Abodi dal Comitato Internazionale dei Giochi, a causa dei ritardi nella realizzazione delle opere. “È una gestione approssimativa che preoccupa e che i cittadini devono saper valutare con lucidità: chi ha progettato per costruire il futuro, e chi ha dissipato risorse e speranze”.
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