Personalizza le preferenze di consenso

Utilizziamo i cookie per aiutarti a navigare in maniera efficiente e a svolgere determinate funzioni. Troverai informazioni dettagliate su tutti i cookie sotto ogni categoria di consensi sottostanti. I cookie categorizzatati come “Necessari” vengono memorizzati sul tuo browser in quanto essenziali per consentire le funzionalità di base del sito.... 

Sempre attivi

I cookie necessari sono fondamentali per le funzioni di base del sito Web e il sito Web non funzionerà nel modo previsto senza di essi. Questi cookie non memorizzano dati identificativi personali.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie funzionali aiutano a svolgere determinate funzionalità come la condivisione del contenuto del sito Web su piattaforme di social media, la raccolta di feedback e altre funzionalità di terze parti.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie analitici vengono utilizzati per comprendere come i visitatori interagiscono con il sito Web. Questi cookie aiutano a fornire informazioni sulle metriche di numero di visitatori, frequenza di rimbalzo, fonte di traffico, ecc.

I cookie per le prestazioni vengono utilizzati per comprendere e analizzare gli indici di prestazione chiave del sito Web che aiutano a fornire ai visitatori un'esperienza utente migliore.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie pubblicitari vengono utilizzati per fornire ai visitatori annunci pubblicitari personalizzati in base alle pagine visitate in precedenza e per analizzare l'efficacia della campagna pubblicitaria.

Nessun cookie da visualizzare.

Forum in Masseria, Calderone: ‘IA sia di supporto ai lavoratori’

MANDURIA – E’ il Ministro del lavoro Marina Calderone ad aprire la seconda giornata del Forum in Masseria a Manduria. Le sfide del lavoro in Europa tra denatalità, intelligenza artificiale e concorrenza internazionale, questi i temi affrontati sul palco di Bruno Vespa allestito nella Masseria “Li Reni”.

“La nostra impostazione, in tema di intelligenza aritificiale, è quella di creare un circuito virtuoso nel quale l’uomo sia al centro. Ha affermato la ministra Calderone. Dobbiamo rendere più fluido il sistema di transito tra scuola e mondo del lavoro. Molto deve essere fatto, non solo sull’orientamento dei giovani, ma anche sulle decisioni dei genitori. Nell’ambito dei progetti di formazione al lavoro, il 75% dei ragazzi accede al mondo del lavoro, il restante 25% continua a studiare. Nel distretto della meccatronica in Emilia Romagna abbiamo percentuali altissime di accesso al lavoro. Dobbiamo pensare ad un modello in cui l’intelligenza artificiale, ha detto Calderone, sia di supporto ad un lavoratore, in particolare su quelle cose ripetitive, al fine di snellire il lavoro manuale”.

ANDREA PRETE PRESIDENTE UNIONCAMERE

“Centomila neo laureati hanno lasciato il paese, un dato sul quale è necessario riflettere. Il primo passo deve’evessere quello di comprendere cosa spinge i giovani ad andare all’estero”.

Altro tema il divario tra nord e sud, secondo Andrea Prete c’è un problema infrastrutturale da superare. “E’ anche vero che gli incentivi che ci sono per lo sviluppo del mezzogiorno, spesso hanno portato alla creazione di imprese poi rivelatesi solo un meccanismo per accedere ai fondi e poi abbandonare il territorio meridionale”.

NON C’È’ LAVORO? NON È VERO!

La Ministra Calderone non è d’accordo sulla teoria della mancanza di lavoro: “Il fatto che i giovani del sud vadano a lavorare in altre regioni non è penalizzante. Al momento al sud c’è una ripresa, i numeri ci dicono che si registra un incremento dell’offerta di lavoro nel mezzogiorno pari al 7%. Siamo pronti a far ripartire il fondo nuove competenze”.

“Importante mettere in relazione il mondo della scuola e quello del lavoro, depositato un disegno di legge che prevede un osservatorio sull’impatto dell’intelligenza artificiale nel mondo del lavoro. Necessario riqualificare quella gente che oggi è stata espulsa dal mercato del lavoro”.

“Oggi abbiamo un incremento delle opportunità di lavoro a tempo indeterminato, questo significa che le imprese stanno investendo. Ma non bisogna demonizzare il contrattto a termine, etichettandolo solo come precario. Abbiamo bisogno di più gente che lavori, anche per garantire il panorama previdenziale.”

About Author