Foggia – “La morte di una giovane vita è una tragedia che lascia tutti sgomenti, ma la violenza non è mai giustificabile”, ha dichiarato Raffaele Piemontese, vicepresidente della Regione Puglia, durante un incontro con il personale sanitario del Policlinico “Riuniti” di Foggia. L’incontro è avvenuto in seguito agli episodi di violenza che hanno coinvolto tre infermieri del Pronto Soccorso, picchiati con calci e pugni nella serata di domenica 8 settembre.
Piemontese, portando la solidarietà sua e del presidente Michele Emiliano, ha condannato fermamente ogni forma di violenza e ha richiesto un rafforzamento delle misure di sicurezza negli ospedali, con la presenza di postazioni fisse di polizia nei Pronto Soccorso. “È un principio fondamentale che lo Stato deve garantire per permettere a medici, infermieri e operatori sanitari di lavorare in serenità”, ha aggiunto, facendo eco al messaggio di Emiliano.
Nel corso della visita, Piemontese ha incontrato anche il personale del reparto di Chirurgia toracica, teatro di incresciosi episodi di violenza qualche giorno fa, sottolineando come la sicurezza sia una responsabilità dello Stato e che il sistema sanitario regionale ha il dovere di ridurre al minimo le inefficienze organizzative. “Quando si soffre, anche la minima inefficienza può diventare un fattore di stress destabilizzante”, ha spiegato.
Il vicepresidente ha inoltre espresso solidarietà a un agente di Polizia ferito durante un inseguimento serale, lodando il suo operato che ha portato all’arresto di un criminale. “Confidiamo che tutti i responsabili di violenze contro il personale sanitario siano perseguiti e condannati”, ha affermato, anticipando l’intenzione di potenziare i servizi di vigilanza.
Infine, Piemontese ha incontrato i rappresentanti sindacali del personale medico e infermieristico, ascoltando le loro preoccupazioni e ribadendo l’impegno della Regione a migliorare gli aspetti organizzativi che incidono negativamente sui pazienti. “Abbiamo il dovere di far funzionare il sistema sanitario con fiducia e collaborazione, poiché la salute è cura delle persone assicurata da altre persone”, ha concluso.
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