Foggia – A 24 anni dalla tragedia della notte fra il 10 e l’11 Novembre in cui morirono in 67, tra cui molti bambini, per il crollo di un palazzo al civico 120 di Viale Giotto, non è più solo il dolore a far male, ma il vuoto e il silenzio lasciati.
Sono una Giornalista Professionista. Per me ogni parola ha conseguenze, così come ogni silenzio, pertanto non conosco altro modo per svolgere questa professione se non con rispetto, serietà e responsabilità. Valori ancor più necessari nel racconto quotidiano di una terra complessa quale la Capitanata, che aspirando ad un futuro di maggior dignità e prosperità non può prescindere da un’attività di cronaca seria, onesta e libera.
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