La prima vittoria contro l’Angri ha restituito ossigeno a una squadra che sembrava in affanno. Ora, però, la Fidelis Andria deve dimostrare di aver imparato dai suoi errori. Una singola vittoria, infatti, non basta per invertire la rotta in maniera definitiva. La vera sfida inizia adesso, con l’obiettivo di dare continuità ai risultati, e la trasferta al “Giovanni Paolo II” contro il Nardò rappresenta una vera e propria prova di maturità.
In uno strano scherzo del destino, Scaringella ritrova il Nardò sulla sua strada. La gara del “Giovanni Paolo II”, nei playoff della scorsa stagione, è stata la sua ultima fatica da allenatore della Fidelis Andria, prima dell’esonero in estate e del contestuale arrivo di Ciro Danucci sulla panchina biancazzurra. Ora, in un contesto completamente diverso e con prospettive rovesciate da entrambe le parti, la sfida si ripropone.
In ottica formazione, invece, da valutare le condizioni di Jallow e Maddaloni.
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