Marcello Vinci, il 29enne morto in Cina in circostanze misteriose

Fasano, 29enne morto in Cina: il sindaco “pronto a collaborare per rientro salma”

FASANO – «Il dolore della famiglia, le parole di una madre che incessantemente chiede chiarezza e il ritorno dell’amato figlio da una terra lontana devono continuare a essere ascoltati».  Così il sindaco Francesco Zaccaria interviene sulla vicenda di Marcello Vinci, il 29enne di Fasano morto il 6 marzo a Chengdu (Cina) «in circostanze ancora vaghe a due mesi dal tragico evento». All’appello della mamma del giovane, la signora Angela Berni, che nelle scorse ore si era rivolta alla Farnesina, si aggiunge quello del primo cittadino.  Il sindaco ha scritto al ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e al Consolato Generale d’Italia a Chongqing ringraziando e mostrando «estrema soddisfazione per il sollecito intervento» di Farnesina e Console «che per competenza e indirizzo e sulla base dei principi del diritto internazionale hanno il compito di intrattenere e regolare i rapporto con uno Stato straniero, le cui leggi e procedure sono diverse da quello italiane».

Marcello Vinci in una foto caricata sul suo profilo Facebook

Morte fasanese in Cina, il sindaco disponibile a collaborare

Il sindaco si dice disponibile a qualsiasi forma di collaborazione: «Mosso da sincero e umano coinvolgimento verso le persone coinvolte, ritengo di dover offrire, in rappresentanza dell’istituzione locale, ogni necessario sostegno alle future iniziative che il ministero e il consolato generale d’Italia intenderanno assumere per Marcello e la sua famiglia».  Il sindaco aggiunge che «stupisce e addolora la notizia dell’estrema e immotivata onerosità riferita al rientro della salma di Marcello in patria».  Zaccaria ricorda come la notizia della scomparsa del giovane concittadino fasanese «abbia portato sgomento nell’intero Paese», sottolineando come la vicenda «non merita e non deve essere relegata alle cronache della stampa che tra l’altro diventano sempre più sporadiche».

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