Acciaierie d’Italia ha comunicato alle organizzazioni sindacali che l’Acciaieria 1 dello stabilimento siderurgico di Taranto si fermerà al momento per 24 ore per mancanza di materie prime (ferroleghe e refrattario). A valle di questa fermata molto probabilmente potrebbero essere interessati altri impianti collegati”. Lo rende noto Biagio Prisciano, segretario generale aggiunto della Fim Cisl Taranto-Brindisi, riferendosi a una informativa da parte dell’azienda.
La Fiom Cgil ha segnalato alla dirigenza di Acciaierie d’Italia la presenza, a causa della fermata temporanea dell’Acciaieria 1 di “un elevato numero di carri siluro pieni di ghisa (circa 15) da smaltire nella sola Acciaieria 2. Ci risulta inoltre che sia già stato comunicato ai lavoratori di esercizio dell’Acciaieria 1 che per il secondo e terzo turno sono esentati dal prestare la loro attività. Tale situazione ha determinato il fermo dell’Altoforno 4. Questo assetto impiantistico determina rischi a carico delle persone e dell’ambiente”.
Per l’organizzazione sindacale “è assolutamente palese che, in assenza della macchina a colare (impianto di solidificazione ghisa) che possa fungere da “valvola dl sicurezza” per la gestione degli squilibri tra la produzione di ghisa e il suo smaltimento e trasformazione nelle acciaierie, tale rischio rimane e non può essere fatto valere solo ed esclusivamente in caso di sciopero”.
Cosa accadrebbe, si chiede la Fiom, “se si verificasse contestualmente un fermo tecnico improvviso anche per I’Acciaieria 2 che attualmente conta su un unico convertitore a disposizione?». È stato quindi chiesto un incontro per “discutere delle misure di prevenzione e protezione da adottare”. I sindacati hanno appreso che l’Acciaieria 1 tornerà in marcia domani mattina alle 7.
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