Giuseppe Aquaro, difensore centrale del Manduria

Eccellenza/B: Manduria solo in vetta, Aquaro ‘Non guardiamo la classifica’

E’ il giocatore più esperto del gruppo di Salvadore, un leader silenzioso che alle parole preferisce sempre e comunque agire in campo. Il curriculum è quello di un calciatore professionista, con la testa di un uomo di quarant’anni e l’integrità fisica di un giovane atleta. La cura del corpo passa sempre dai dettagli e dallo stile di vita.

Nel weekend che condurrà il Manduria alla sfida in trasferta con il Novoli, per il quarto appuntamento in campionato, ha parlato attraverso i canali ufficiali biancoverdi, Giuseppe Aquaro. Il difensore centrale di Salvadore ha usato due parole chiave: concentrazione e riscatto. Il Manduria incontrerà per la terza volta in meno di un mese il Novoli, dopo i due impegni di coppa.

“La squadra sta abbastanza bene, ci stiamo preparando all’appuntamento con grande concentrazione, sappiamo che sarà una battaglia e vogliamo riscattare la gara di ritorno di coppa quando ci hanno messo in difficoltà. Serve maggiore cattiveria, loro sono una squadra aggressiva che gioca sulle seconde palle e hanno giocatori bravi davanti a gestire il pallone, come Delgado”.

Il giudice sportivo ha ribaltato il verdetto del campo della gara (Ugento-Maglie 5-0), rilevando l’irregolarità di un calciatore dell’Ugento che non aveva ancora scontato la squalifica. In virtù di tale decisione il Manduria è solo in vetta a punteggio pieno: nove punti in tre partite.

“Noi la classifica non la guardiamo e non ne parliamo. Non è adesso il momento di fare i conti, dobbiamo lavorare e restare con i piedi per terra. Domenica è molto importante, è un test che può darci ulteriore consapevolezza per il resto della stagione”.

Ottobre sarà un mese carico di appuntamenti, tornerà la coppa Italia a partire dalla prossima settimana con gli impegni del giovedì. Mister Salvadore avrà l’onere di gestire il minutaggio di tutto l’organico per arrivare in forma alle partite chiave.

“Sarà un mese intenso per tutti. Dietro siamo tre centrali grandi, tutti allo stesso livello con caratteristiche diverse. Il mister deciderà le rotazioni, può fare le sue scelte anche in base alle condizioni dei giocatori e alle caratteristiche dell’avversario. Noi ci affidiamo a lui”

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