Antonio Petraglia, foto: forzamatera.it

Matera, quale futuro? Petraglia aspetta risposte dalla Città

(di Roberto Chito) Dopo i mancati play off, in casa Matera, è arrivato il momento di voltare pagina. La prossima stagione è dietro l’angolo, e tutti aspettano di capire se il ds Figliomeni e il tecnico De Sanzo saranno riconfermati. I due hanno aperto al rinnovo e attendono risposte dalla società, nonostante un’intesa di massima già trovata. In questo momento, però, le priorità del club della Città dei Sassi sono altre.

Quale sarà il futuro del calcio a Matera? È un po’ la domanda che si fanno gli appassionati biancoazzurri. Da non dimenticare che lo scorso 7 aprile, il presidente Antonio Petraglia ha annunciato le dimissioni e la volontà di disimpegnarsi, aprendo le porte a nuovi potenziali investitori. Un mese dopo, però, di novità ce ne sono ben poche. Il presidente dimissionario, ma ancora proprietario del club, in queste settimane, è rimasto in silenzio. E la nuova stagione è ormai alle porte. Il Matera ha il vantaggio di programmare già da ora, magari ripartendo dalla coppia Figliomeni-De Sanzo e da un’ottima base di giocatori. Tempo che non può essere sprecato, perché a stretto giro potrebbero arrivare offerte da altri club, come giusto che sia quando si fa bene.

Ovviamente, adesso, la palla passa alla società. E la speranza di Petraglia, dopo aver finanziato il club in prima persona in questi anni, è quella di poter essere affiancato dal tessuto imprenditoriale materano, più volte evocato in quattro anni di gestione, per mettere in piedi un sodalizio stabile e che possa durare nel tempo. Tranne per qualche sponsorizzazione, c’è stato davvero poco o nulla in queste stagioni. Petraglia, dunque, sembra intenzionato a non andare più avanti da solo come fatto in passato.

La speranza è che a stretto giro possano esserci novità. Perché la piazza biancoazzurra, dove è ritornato l’entusiasmo come dimostra l’abbraccio alla squadra prima della partenza per Altamura, attende il corso degli eventi. E soprattutto risposte. Perché Petraglia, dopo le dimissioni annunciate un mese fa deve chiarire la sua posizione. E ovviamente, anche il futuro di un club che deve decidere cosa fare da grande.

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