Roma – Il botta e risposta tra il ministro degli Esteri e l’ex premier dà il senso delle tensioni che si vivono all’interno del Movimento. Il Ministro degli esteri non nasconde l’insofferenza verso la linea da partito di lotta, che il M5S trainato da Conte sta assumendo soprattutto in vista delle dichiarazioni di Draghi del 21 giugno. Il no all’invio di armi all’Ucraina viene ribadito con regolarità, come se nel Consiglio dei ministri non fosse presente anche il Movimento dice di Maio. Tensioni tra i due, riaccese soprattutto dopo il risultato dell’ultima tornata elettorale. La replica di Giuseppe Conte non è tardata ad arrivare: Quando Di Maio era leader, come organismo del M5S c’era solo il capo politico. Che oggi ci faccia lezioni di democrazia chiosa Conte fa sorridere. Non accetto lezioni da lui.
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