Qualità della vita 2024: Bari sale, Foggia e Brindisi crescono
Pubblicata la classifica de “Il Sole 24 Ore” sulla qualità della vita nelle province italiane. Sei le aree tematiche analizzate, dalla qualità della vita per bambini, giovani e anziani fino all’indice delle donne. Ecco la situazione per Puglia e Basilicata tra le 107 province italiane.
• Bari migliora salendo al 65° posto, guadagnando 4 posizioni rispetto al 2023.
• Lecce, con 522 punti, scende al 72° posto (-1).
• Matera resta stabile all’84° posto con 500 punti.
• La Bat perde una posizione, attestandosi all’86° posto (496 punti).
• Potenza registra un calo di 5 posizioni, fermandosi all’88° posto con 494 punti.
• Brindisi, in 89a posizione, segna un netto progresso di 11 scalini con 490 punti.
• Taranto guadagna 3 posizioni, piazzandosi al 94° posto.
• Foggia chiude la graduatoria delle province appulo-lucane, al 99° posto con 462 punti, ma cresce di ben 8 posizioni rispetto al 2023.
Il miglioramento di alcune province testimonia segnali positivi, ma restano margini di crescita per il territorio.
Bergamo in vetta: prima città italiana per qualità della vita
Bergamo conquista il primo posto nella classifica 2024 della Qualità della Vita stilata dal Sole 24 Ore. La provincia lombarda, che nel 2020 – anno drammatico per la pandemia – si trovava al 52° posto, scala la vetta grazie ai progressi registrati in molte aree di benessere. Sul podio, alle sue spalle, si posizionano due habitué: Trento, che sale di un gradino rispetto allo scorso anno, e Bolzano, che balza dalla 13ª alla 3ª posizione.
Questa è la prima volta che Bergamo si aggiudica la classifica generale, dopo essere stata regina dell’Indice di Sportività in passato. Rispetto al 2023, la provincia guadagna quattro posizioni, segno di un miglioramento costante nei sei ambiti valutati dall’indagine: ricchezza e consumi, affari e lavoro, ambiente e servizi, demografia e salute, giustizia e sicurezza, cultura e tempo libero.
La top 10 premia soprattutto le medie province: Monza e Brianza (4ª), Cremona, Udine (vincitrice del 2023), Verona, Vicenza e Ascoli Piceno si affiancano a Bologna, unica grande città presente, che scende però dal 3° al 9° posto. Al contrario, le metropoli italiane mostrano segni di fragilità: Milano perde quattro posizioni e scivola al 12° posto, Firenze precipita al 36° con un calo di 30 posizioni, mentre Roma e Torino crollano rispettivamente al 59° (-24) e 58° (-22).
La classifica fotografa inoltre un’Italia divisa: il Nord-Est domina con tre province lombarde, le due autonome del Trentino-Alto Adige, due venete, una emiliana e una marchigiana. Al Sud, invece, le difficoltà restano evidenti: Reggio Calabria chiude in ultima posizione, preceduta da Napoli e Crotone.
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