La Cgil Puglia ha inviato una lettera a,Michele Emiliano, presidente della Regione, in vista del 28 settembre, Giornata internazionale per l’Aborto libero e sicuro, per chiedere la piena esigibilità del diritto all’interruzione volontaria di gravidanza (IVG) in tutta la regione. Un diritto ottenuto grazie alle lotte delle donne, ma oggi fortemente minacciato da scelte politiche e dalle difficoltà del Sistema sanitario nazionale.
“La situazione degli ospedali pugliesi non garantisce un’adeguata copertura del territorio, compromettendo il diritto delle donne a una scelta libera e consapevole”, ha affermato Filomena Principale, segretaria regionale della Cgil. Secondo i dati del Dipartimento Salute, l’obiezione di coscienza dei medici ginecologi raggiunge livelli preoccupanti: l’80% dei ginecologi pugliesi sono obiettori, con punte che toccano il 100% in alcune strutture, come l’Ospedale di Andria e il Miulli.
La Cgil chiede interventi immediati per garantire l’accesso a un aborto sicuro, con personale e strutture adeguate, tempi certi e il rispetto delle pratiche meno invasive per le donne. Inoltre, chiede di vietare l’accesso delle associazioni antiabortiste nelle strutture pubbliche, per salvaguardare la libertà di scelta delle donne.
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