Castellaneta, una tassa di soggiorno che fa discutere


Fiera del levante

Il consiglio comunale di Castellaneta ha suscitato polemiche nel mese di marzo con la decisione di modificare il regolamento dell’imposta di soggiorno, già emendato nel 2017 e nel 2019. Le nuove disposizioni prevedono un aumento delle tariffe, un’estensione del periodo di applicazione e una riduzione delle esenzioni.

In risposta, i rappresentanti di varie associazioni imprenditoriali hanno espresso ferme proteste e richiesto un incontro urgente con le autorità comunali, inclusi il sindaco Gianbattista Di Pippa, l’assessore a turismo, cultura e spettacolo Anna Molfetta, e i capigruppo consiliari.

Le associazioni commerciali hanno dichiarato che le motivazioni addotte per le modifiche sono inaccettabili e sembrano mirare esclusivamente a un aumento delle entrate, senza tener conto della situazione incerta del settore turistico locale.

Inoltre, hanno evidenziato le peculiarità del turismo a Castellaneta, strettamente legato alla stagione estiva, e hanno sottolineato la necessità di un dialogo più approfondito tra l’amministrazione comunale e le imprese per affrontare le sfide attuali e future, come la concorrenza di altre destinazioni turistiche e l’incremento dei costi di gestione.

La mancanza di consultazione con le imprese e l’approvazione tempestiva delle modifiche, proprio all’inizio della stagione turistica, sono stati criticati come un segno di mancanza di considerazione verso il settore.

Inoltre, le associazioni hanno sollevato dubbi sulla destinazione dei fondi provenienti dall’imposta di soggiorno, sottolineando la necessità di una maggiore trasparenza e coinvolgimento nel processo decisionale.

Infine, hanno ribadito la richiesta di aprire un tavolo di confronto con le parti interessate per trovare soluzioni che possano beneficiare sia le imprese che l’economia locale nel suo complesso.

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