BITONTO- C’era chi spacciava ai piedi delle palazzine, chi con le ricetrasmittenti avvisava di un pericolo e chi si avvicinava a comprare la roba, ma i carabinieri di Bitonto hanno notato l’intensa attività di spaccio e in un blitz hanno arrestato cinque persone.
È accaduto nella giornata di domenica 30 gennaio quando 20 militari della compagnia di Modugno in un servizio a largo raggio sulla città di Bitonto, coadiuvati dai carabinieri della locale stazione, dal Nucleo radiomobile della compagnia di Modugno, dai colleghi di Grumo Appula, di Bitetto, personale del Reparto operativo di Bari e unità antidroga del Nucleo cinofili di Modugno hanno arrestato in flagranza di reato, per concorso in detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, R.A. 26enne, D.F.D. 28enne, D.V. 18enne, L.G. 35enne, P.L. 18enne, tutti già noti alle forze dell’ordine.
Il blitz nella palazzine di via Pertini nella 167 di Bitonto
L’intervento ha avuto inizio nel pomeriggio di sabato scorso e si è concluso alle prime luci di domenica presso un complesso di edilizia popolare sito nella zona 167 del comune di Bitonto, segnalata quale verosimile base di un’intensa attività di spaccio di stupefacenti.
A seguito di un’attenta osservazione, sono stati individuati dei soggetti fermi ai piedi di alcune palazzine, mentre altre persone, dopo essere giunte sul luogo, si sono allontanate in fretta. Ritenuto che dietro quel via vai di persone vi fosse un’illecita attività di spaccio, i carabinieri hanno circondato le palazzine di via Pertini e sono entrati in azione. Il rapido intervento ha permesso di bloccare tre giovani, in possesso di una radio ricetrasmittente, i quali comunque, alla vista dei militari in abiti borghesi, sarebbero riusciti a dare l’allarme all’addetto alla cessione che si è prodigato a chiudere il portone d’accesso allo stabile e a tentare la fuga, salendo le scale dell’edificio con un borsone nero a tracolla.
Il fiuto del pastore tedesco One: 44 dosi di marijuana e 7 dosi di cocaina
È bastato poco ai carabinieri per individuare l’appartamento ove il giovane si è rifugiato, con l’aiuto di un ulteriore soggetto. I carabinieri, una volta entrati nell’abitazione in fase di ristrutturazione dove si sono nascosti i due uomini, hanno iniziato le operazioni di perquisizione e, in questo contesto, il fiuto del cane pastore One ha permesso di individuare in camera da letto il borsone nero, vuoto ma dal quale proveniva un forte odore di marijuana.
Sempre il fiuto di One ha condotto i militari presso quello che al termine della ristrutturazione dell’appartamento sarebbe diventato un bagno e, dall’interno del tubo di scarico, si è avuto modo di percepire il forte odore acre analogo a quello del borsone. Con l’ausilio di una squadra dei Vigili del Fuoco di Molfetta si è proceduto quindi a recuperare, all’interno dell’impianto fognario, parte del materiale di cui i due hanno tentato di disfarsi, ovvero 44 dosi di marijuana dal peso complessivo di 138 grammi e 7 dosi di cocaina del peso complessivo di 4,1 grammi, oltre a diversi involucri ormai privi del contenuto dissoltosi nelle acque reflue e a un’antenna di una radio ricetrasmittente. La perquisizione ha permesso inoltre di trovare all’interno dell’abitazione, oltre alla somma contante di 915 euro in banconote di piccolo taglio, un manoscritto relativo alla contabilità dell’illecita attività di spaccio.
I cinque arrestati, le cui responsabilità dovranno essere accertate nel corso del successivo giudizio, sono stati associati presso le case circondariali di Lecce, Matera e Turi ove resteranno a disposizione della Procura della Repubblica di Bari che ha chiesto la convalida dell’arresto. Il procedimento è nella fase delle indagini preliminari e gli indagati attendono l’eventuale convalida dell’arresto da parte del gip presso il Tribunale di Bari, dopo l’interrogatorio e confronto con la difesa.
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