Nardò, barricata in casa con figlia di 5 anni: ex cerca di sfondare porta. Arrestato uomo violento

NARDO’- Si è barricata in casa con la figlia di cinque anni per sfuggire alla furia dell’ex violento con il quale pochi giorni prima ha avuto accesa discussione. E ha avuto il coraggio di raccontare che una sera è finita al pronto soccorso non per la caduta da uno skate come dichiarato nel verbale, ma a causa dell’aggressione subita da lui: un 32enne tunisino è stato trasferito nel carcere con l’accusa di maltrattamenti.

Nella serata del 6 ottobre alle 8 agli agenti del commissariato di Nardò, in servizio di volante per il controllo del territorio, è giunta una segnalazione perché un uomo, straniero, si è aggirato nelle vie del centro di Nardò in cerca della sua fidanzata, M.S. di 36 anni, con cui ha avuto una lite nei giorni precedenti; successivamente la stessa donna ha chiamato in commissariato chiedendo aiuto perché il suo ex-fidanzato, H.K. 32enne tunisino, ha cercato di sfondare la porta di casa per introdursi nell’appartamento dove lei era barricata con la figlia di 5 anni.

All’arrivo della volante presso l’abitazione della donna gli agenti hanno scorto un uomo che ha tentato di intrufolarsi all’interno dopo aver divelto alcuni listelli di un’imposta, ma accortosi dell’arrivo della Polizia si è dato alla fuga.

Bloccato dagli agenti, il tunisino in forte stato di alterazione fisica e con difficoltà nella deambulazione dovuta all’assunzione di alcoolici, ha continuato a proferire minacce e ingiurie all’indirizzo della ex-convivente. La donna, nonostante fosse scossa e spaventata, ha dichiarato agli agenti di aver subito violenze dall’uomo nei giorni precedenti, in presenza della figlia minore, e che una volta al pronto soccorso, per non creargli problemi con la legge, ha affermato, nel verbale, di essere caduta con lo skate.

Il 32enne è stato trasferito presso gli uffici del commissariato per gli adempimenti e di seguito è stato arrestato per maltrattamenti. Dell’arresto è stato avvisato il pm di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce, che ne ha disposto la restrizione presso il carcere “Borgo San Nicola” di Lecce.

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