BARI – Minacce e violenze, continue, reiterate, e sempre nelle ore notturne. Uno degli ultimi episodi, a inizio novembre quando un ragazzo extracomunitario è stato aggredito da tre giovani, tutti baresi, con calci e pugni. La scena di sera, davanti alla chiesa del Redentore e all’oratorio Don Bosco del quartiere Libertà di Bari, una zona che per i residenti è diventata terra di nessuno.
Per questo la comunità bengalese ha deciso di metterci la faccia e dire No alle violenze che ogni sera – dicono – sono costretti a subire. Lanci di uova, calci, spintoni, aggressioni e violenza verbale: tutto questo accade quando si spengono le luci e le forze di polizia presidiano meno la zona. “Le luci, l’illuminazione pubblica, sono ciò che mancherebbe oltre a più controlli” denunciano durante il corteo partito da piazza del Redentore e arrivato davanti alla Prefettura di Bari. Con la comunità bengalese, anche le associazioni di cittadini e residenti e i preti della don Bosco.
potrebbe interessarti anche
Bari, San Nicola prende il mare. Satriano: “Non stanchi di essere porto sicuro”
Conversano si accende con Lumen Light Fest.25: un’esplosione di luce e arte fino al 31 agosto
Accuse violenza sessuale, Haggis: “Verità emersa dopo anni difficili”
Bari San Paolo, riconsegnato murale “Al lupo al lupo”: simbolo di opposizione al bullismo
Servizi Locali, innovazione e digitalizzazione: l’esempio di Bari
Bari, dipendenti Mc Donalds in sciopero