“Mi piacerebbe incontrare quelle famiglie, e le famiglie di chi ha un simile tipo di dubbi, per rassicurarli e riflettere con loro su alcuni aspetti. Il primo: i bambini non vivono questo tipo di differenze. In classe non ci sono stranieri, ma solo bambini”. A scriverlo sui suoi canali social è Paola Romano, assessore alle politiche educative del Comune di Bari, a proposito dei quattro bambini della primaria Don Bosco di Bari spostati dai loro genitori in un’altra scuola a causa della presenza di alunni non italiani in classe.
“Bisognerebbe partire dai loro bisogni prima di prendere decisioni che possono spezzare amicizie, creare discriminazioni e far soffrire tutti, senza una vera ragione”, aggiunge Romano sottolineando come a Bari “nessuno è straniero. La nostra città ha una storia di accoglienza. Inoltre, come baresi e meridionali siamo storicamente accolti da altre comunità in altre parti d’Italia e del mondo”.
Concludendo, l’assessore Romano evidenzia che “nei luoghi della città in cui è più alta la presenza di popolazione non italiofona abbiamo appena fatto partire un progetto per sostenere le scuole nelle attività di mediazione e supporto alle famiglie. Perché è importante che anche i genitori, come già stanno facendo i loro figli, possano avvicinarsi tra loro”.
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