Bari – Inammissibile: il Consiglio regionale non vota la sospensione del tributo 630 per gli agricoltori ed è protesta fuori e dentro l’aula di via Gentile.
Il centrodestra resta sulle barricate ma il verdetto dell’ufficio di presidenza è unanime: “Il vero problema non è l’art. 81 della Costituzione, ma l’assenza di democrazia in Consiglio regionale, la prevaricazione di una maggioranza, che per bocca della ‘sua’ (e non di tutti) presidente Loredana Capone, nega il diritto di intervenire (ai consiglieri che ne avevano fatto richiesta) e butta la palla al Governo nazionale, quando invece la decisione di sospendere il tributo 630 è una scelta politica in capo alla Regione. Alla Regione spetterebbe anche la copertura del mancato introito, se non fosse che il buco della sanità ha inghiottito quasi tutto come una voragine. E dunque, si riparte dal via come in un grottesco gioco dell’oca dalla legge sull’utilizzo delle acque, sempre sul filo del rasoio della caduta del numero legale”. Intanto, il governatore Michele Emiliano striglia i suoi sulla spending review e sulla riforma dello Statuto.
potrebbe interessarti anche
Michele Emiliano sarà ancora padre a 66 anni
Gdf Puglia, oltre 70mila interventi in 17 mesi
Regionali, Emiliano replica a Decaro: “Mia candidatura non è un problema”
Nancy Dell’Olio rompe il silenzio: la sua verità su Emiliano
Verso la sfiducia in Regione, quindici firme per l’opposizione
Bari, De Laurentiis: “Voglio consegnare questa squadra in Serie A”