Francavilla Fontana, amputazione dopo incidente sul lavoro: la sentenza

FRANCAVILLA FONTANA – Subì la subamputazione traumatica di un dito, da cui scaturì il procedimento a carico dei presunti responsabili: dopo cinque anni, il processo di primo grado si è concluso con due condanne e una assoluzione per l’infortunio sul lavoro occorso ad un operaio di Francavilla Fontana. Gli imputati erano stati tratti a giudizio per rispondere di cooperazione colposa in un infortunio sul lavoro a seguito del quale un operaio di Francavilla Fontana aveva subito lesioni personali gravissime. Alla sbarra, il legale rappresentante di una impresa edile del posto, un dipendente della stessa con la qualifica di “preposto” e un ingegnere, sempre di Francavilla Fontana, incaricato del coordinamento della sicurezza.

L’accusa

In particolare, l’accusa contestava ai tre uomini di avere cagionato all’operaio lesioni colpose gravissime “con – si legge nel capo di imputazione – un periodo di inabilità temporanea di gran lunga superiore a 40 giorni e, poi, con postumi invalidanti permanenti per lo schiacciamento del II dito della mano destra tra travetti in cls. armato riuniti in fascio, che venivano movimentati in cantiere – per la successiva costruzione di un solaio di copertura – mediante gru autocarrata, evento lesione consistito nella subamputazione traumatica da schiacciamento del secondo dito della mano destra, con frattura pluriframmentaria della base falange distale e perdita di sostanza”.

La sentenza

All’esito del processo, conclusosi a distanza di cinque anni dal fatto, il Tribunale di Brindisi, Giudice Genantonio Chiarelli, ha condannato il legale rappresentante dell’impresa edile ed il suo preposto ed ha invece assolto con formula piena l’ingegnere responsabile per il coordinamento della sicurezza, quest’ultimo assistito dagli avvocati Fabio Zecchino (per gli aspetti di natura giuslavoristica) e dall’avvocato Domenico Attanasi (per gli aspetti di carattere più strettamente penale). La parte lesa, costituitasi parte civile, è assistita dall’avv. Pasquale Fistetti. Il Pubblico Ministero aveva chiesto la condanna per tutti e tre gli imputati. Per le motivazioni bisognerà attendere i canonici sessanta giorni.

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