“La legge sul premierato è impostata male, perché c’è dentro una forte limitazione dei poteri del Presidente della Repubblica. L’attuale legge già indica la figura del premier che verrà incaricato dalla coalizione e mi pare che il sistema funzioni. Cambiarlo e trasformare il Presidente della Repubblica in un simbolo senza poteri e scaricare tutti i poteri sul Presidente del Consiglio mi pare eccessivo”.
Lo ha dichiarato Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia, rispondendo ai giornalisti al termine di un incontro con il cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della CEI, e l’arcivescovo emerito Filippo Santoro, durante la serata inaugurale de Il libro Possibile, festival sostenuto da Pirelli, in corso a Polignano a Mare fino al 13 luglio e poi dal 23 al 27 luglio a Vieste.
“Dopodomani andiamo in consiglio regionale per votare il quesito referendario. Stiamo lavorando tutti insieme senza protagonismi individuali e costruendo un’ipotesi di autonomia differenziata che non è quella di Calderoli ma che potrebbe, per esempio, essere inclusa in un disegno di legge costituzionale. Se si devono dare più poteri alle regioni, lo si faccia per tutte e alla stessa maniera, con lo stesso principio, e sotto la guida del voto del Parlamento, come in qualunque cambiamento costituzionale”. Ha aggiunto Emiliano.
”La strada delle intese singole tra regioni e governi, seppure legittima, è una strada sbagliata che divide il Paese e lo trasforma in uno stato preunitario, dove ciascuna regione sceglie le materie in cui vuole avere competenze legislative. Ma ci immaginiamo questi poveri cittadini italiani che, cambiando regione, si ritrovano cambiate le regole del loro sistema di vita?”, conclude Emiliano.
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