BARI – Per alzare i salari, per estendere i diritti e per contrastare una legge di bilancio che non ferma l’impoverimento di lavoratori e pensionati e non offre futuro ai giovani. A sostegno di un’altra politica economica, sociale e contrattuale, che non solo è possibile “ma necessaria e urgente”. In queste parole le ragioni che hanno spinto Cgil e Uil a proclamare una mobilitazione che si articolerà su cinque giornate con scioperi di 8 ore e manifestazioni in oltre 60 piazze con presidi a carattere regionale e provinciale. A Bari, venerdì prossimo, in piazza Libertà, arriverà il numero uno della Unione Italiana Lavoratori, Pierpaolo Bombardieri. In Puglia i settori interessati dagli scioperi sono tutti gli appalti e servizi che operano nei settori pubblici, istruzione, università e ricerca, poste e servizi postali, trasporto pubblico locale, trasporto ferroviario, trasporto merci e logistica, autostrade, e tutti i comparti della Funzione Pubblica. E sull’ipotesi di precettare la manifestazione paventata dal vicepremier Matteo Salvini, la Cgil risponde
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