Andrea Grammatica

Team Altamura, si scalda il mercato: cercasi attaccante di spessore

ALTAMURA – Si riparte quasi da zero, per la Team Altamura è un’estate di rivoluzione, come spesso accade per chi compie il salto dai dilettanti ai professionisti. La conferenza stampa di inizio settimana ha relativamente chiarito la questione stadio: gli interventi metteranno quasi completamente a nuovo il “D’Angelo”, servirà tempo, sacrificio, anche da parte del club costretto a giocare fuori città, e buona volontà. Si è parlato poco, però, di questioni prettamente tecniche. Come già anticipato, il direttore sportivo Andrea Grammatica è già a lavoro negli ultimi giorni per cominciare ad allestire la squadra, a partire dall’allenatore che sarà, salvo colpi di scena, Daniele Di Donato. L’ex tecnico del Latina conosce bene un certo Luca Fabrizi, attaccante in nerazzurro proprio sotto la sua guida: il classe ’98, reduce da otto reti stagionali, è in scadenza con i pontini ed è un profilo che piace, e non poco, ai murgiani. Non manca la concorrenza, tra i club pugliesi interessati a Fabrizi ci sarebbe anche il Cerignola. Ad ogni modo, l’idea di Grammatica sarebbe quella di regalare un centravanti di spessore a Di Donato: in tal senso, si registrerebbe nelle ultime ore un corteggiamento con Andrea Magrassi, classe ’93 garanzia di esperienza ed autore di 3 gol in 30 presenze in Serie B con il Cittadella nell’ultima stagione, in Puglia con la maglia del Martina dieci anni fa. In difesa piace Alessandro Minelli, centrale nativo nel ’99 ex Virtus Francavilla, oggi di proprietà della Juventus ma in prestito alla Pro Patria nell’ultimo campionato. Per il centrocampo occhi su Alessandro Mercati, interessante classe 2002 del Sassuolo ma in prestito al Gubbio. Grammatica guarda anche nella sua Ravenna, nonché ex squadra, nei suoi radar risultano due attaccanti, Mattia Tirelli ed Antonio Sabbatani, entrambi del 2002 ed entrambi in doppia cifra nell’ultimo Girone D di Serie D. Tra gli artefici della promozione, invece, si lavorerebbe alle conferme di Nicola Dipinto, Simone Bolognese e Salvatore Molinaro.

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