Taranto, questione stadio: duri attacchi al sindaco Melucci

Per quasi due stagioni, il Taranto non potrà utilizzare lo Iacovone, questo a causa dei colpevoli ritardi accumulati, dal 2019 a oggi, dall’amministrazione guidata da Rinaldo Melucci. Proprio al sindaco sono rivolti attacchi dal PLI Taranto e dai rappresentanti della Lega.

“La complicata situazione dello stadio Iacovone mette a dura prova la pazienza dei tifosi. Il Taranto Calcio è obbligato a indicare entro il 5 maggio l’impianto per la prossima stagione, a causa dei ritardi amministrativi che danneggiano la squadra e la sua comunità. L’inadeguatezza dell’amministrazione Melucci potrebbe portare il club a emigrare altrove per due anni, considerando Teramo o Vibo Valentia come opzioni per le partite casalinghe. Per evitare ciò, si sta pensando di omologare lo stadio di Faggiano per la Serie C, nonostante le sfide burocratiche e i tempi stringenti. Il PLI Taranto si rivolge al commissario dei Giochi del Mediterraneo e ai responsabili istituzionali, chiedendo di preservare il patrimonio della squadra e agevolare l’omologazione dello stadio di Faggiano”, dichiara in una nota Giovanni Agnusdei del Partito Liberale Italiano – Taranto.

“Siamo profondamente preoccupati per il Taranto Calcio, specialmente per la decisione di trasferire la squadra a Teramo per due anni a causa dei lavori allo stadio Iacovone in vista dei Giochi del Mediterraneo 2026. Per il Taranto, in Serie C, gli incassi delle partite casalinghe sono cruciali economicamente, e trasferire la squadra a Teramo solleva non poche preoccupazioni. Altre sedi vicine dovrebbero essere considerate, pertanto chiediamo al sindaco Melucci di interloquire con altre amministrazioni per evitare distanze e garantire la presenza dei tifosi, preservando il calcio professionistico a Taranto. Esortiamo il sindaco a prendere azioni concrete per risolvere immediatamente questa situazione critica”, rilevano Luigi Laterza e Francesco Battista, rispettivamente segretari provinciale e cittadino della Lega.

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